Lavoro giovedì 31 ottobre 2019 ore 13:41
Bekaert, nessuna proroga per la cassa integrazione
Due le ipotesi di piano industriale, Figline Valdarno potrebbe produrre lo steel cord. Intanto circa 100 lavoratori sono stati ricollocati
ROMA — Incontro al Ministero dello Sviluppo economico questa mattina dove si sono recati gli operai dello stabilimento di Figline Valdarno accompagnati dai sindacati e dalle istituzioni comunali e regionali per prendere visione dei piani industriali e chiedere il prolungamento della cassa integrazione in scadenza a fine 2019. Nello stesso momento a Montecitorio una richiesta di proroga degli ammortizzatori sociali è stata bocciata dall'aula.
Trafilerie Meridionali ha presentato il piano industriale sul tavolo del Mise relativo alla produzione nello stabilimento toscano di Figline Valdarno. Bekaert ha commentato con una nota evidenziando che la proposta consta di "Un piano sul quale sono in corso verifiche di sostenibilità" ma verifiche sarebbero in corso "sul piano presentato dalla cooperativa dei dipendenti in base al piano presentato dall'azienda".
Alessandro Beccastrini segretario Fim Cisl e Daniele Calosi segretario Fiom Cgil Firenze hanno sottolineato le richieste presentate a Roma " la proroga degli ammortizzatori sociali, la garanzia del governo sulla solidità industriale e finanziaria dei soggetti che presenteranno un piano industriale per reindustrializzare lo stabilimento di Figline Valdarno, la salvaguardia di tutti i posti di lavoro ed una data per un prossimo incontro" anticipando l'organizzazione per i primi di novembre a Figline Valdarno di una assemblea congiunta dei lavoratori.
"Non siamo soddisfatti. A due mesi dalla scadenza della cassa ci troviamo davanti a due sole proposte di cui una frutto di alcuni lavoratori. Non usciremo da qui senza una data per un prossimo incontro e poi chiediamo la proroga degli ammortizzatori sociali. Entro la fine dell’anno, in soli due mesi, non siamo in grado di valutare la solidità della proposta di Trafilerie Meridionali e del suo partner, peraltro sconosciuto. Ad oggi non è stato neanche ipotizzato un numero di lavoratori che saranno ricollocati. Forse perché dipende da quanti soldi pubblici potranno arrivare? Ma con quali garanzie occupazionali? Non è accettabile esser messi di nuovo nella condizione di fare trattativa con la pistola dei licenziamenti puntata alla testa" questo, in sintesi, l’intervento al tavolo del Segretario Generale della Fiom di Firenze Daniele Calosi.
Per il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, oggi c'è stato un passo avanti: "Intanto stavolta al tavolo c'era una sottosegretaria (Alessandra Todde) e non soltanto una figura tecnica. L'Advisor ha fatto un buon lavoro. Siamo molto contenti del fatto che circa 100 lavoratori nel frattempo si siano ricollocati. Adesso é necessario salvare questo sito produttivo e dare lavoro agli altri. Riconfermo la disponibilità della Regione a far si che questo avvenga. È positivo che siano state prese in seria considerazione entrambe le proposte in essere, quella delle Trafilerie Meridionali e quella della cooperativa costituita da 70 ex lavoratori Bekaert. Potrebbe essere possibile anche che le due stiano insieme. Serve tempo, ma intanto incassiamo la disponibilità dell'azienda a concedere che a Figline si produca anche lo steel cord. È se oggi abbiamo in campo queste ipotesi lo si deve alla lotta dei lavoratori che da parte nostra abbiamo sempre sostenuto".
Intanto a Montecitorio è stato presentato, e bocciato, un atto a firma del deputato toscano Giovanni Donzelli in merito al prolungamento della cassa integrazione per i lavoratori "La maggioranza di governo ha respinto poco fa alla Camera un ordine del giorno presentato da Fratelli d'Italia, collegato al dl imprese, per chiedere al governo di prorogare ai lavoratori della Bekaert la cassa integrazione per almeno un altro anno. Ci auguriamo che il governo sia più lungimirante dei parlamentari di Pd, 5 Stelle, renziani e sinistra e conceda ai lavoratori il rinnovo degli ammortizzatori sociali" ha detto questa mattina il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, firmatario del provvedimento discusso oggi dall'Aula di Montecitorio. "Siamo preoccupati per quanto accaduto - ha commentato Donzelli - la mancata proroga della cassa sarebbe un grave danno per i lavoratori. A dare parere contrario del governo in Aula è stato lo stesso sottosegretario al Mise Alessia Morani, che lunedì a Figline Valdarno si era detta pronta come governo a mettere in campo gli ammortizzatori sociali. Eppure oggi in Aula queste richieste sono state bocciate. Nell'ordine del giorno si chiedeva anche lo studio di 'sistemi di tassazione atti a scoraggiare le delocalizzazioni', auspici e desiderata più volti espressi da esponenti degli stessi partiti che formano la maggioranza di governo: da Di Maio al sindaco Nardella, passando per il governatore Rossi. Il voto della maggioranza oggi in Aula alla Camera - conclude Donzelli - ci mostra ancora una volta la faccia della sinistra: da un lato si riempie la bocca con le promesse davanti ai lavoratori, dall'altra, nelle istituzioni, boccia le loro richieste".
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