Attualità lunedì 12 ottobre 2015 ore 12:14
Gli americani bevono toscano
Nel secondo trimestre 2015 l'export di prodotti alimentari e manifatturieri è cresciuto del 7,1%. Boom di olio e vino nel mercato a stelle e strisce
FIRENZE — La nuova fotografia sullo stato di salute dell'economia toscana certifica un rinnovato dinamismo. A scattarla stavolta è stata la Casa di risparmio di Firenze che si è concentrata sull'export. Il secondo trimestre del 2015 si è chiuso con un incremento del 7,1%, che in cifre assolute significa 225 milioni di dollari in più guadagnati dalle imprese toscane grazie alle vendite all'estero.
In totale si arriva dunque a 3,4 miliardi l'anno di export. Un dato determinato dall'ottimo stato di salute dell'economia statunitense con i consumatori americani che hanno incrementato i loro acquisti del 23,7%, consolidando così il loro ruolo di leader del mercato.
A piacere oltreoceano sono in particolare olio e vino: il Chianti ha visto una crescita delle esportazioni negli States del 37,7%, mentre l'olio di Lucca un +25%.
L'altro grande comparto che torna in segno positivo è quello dell'oro di Arezzo. La contrazione degli acquisti negli Emirati Arabi sembra essere cessata e il distretto a giugno ha fatto registrate un +7% nelle vendite otre confine.
Per quanto riguarda gli altri distretti, da registrare l'ottima performance del cartaio di Capannori (+24,7%), e del tessile sia ad Arezzo (+12,1%) che a Firenze (pelletteria e calzature +8,1%) e Prato (+2.5%). Merito non solo degli Stati uniti ma anche di Francia e Hong Kong.
Lieve sofferenza invece per il calzaturificio di Lucca (-6,4%) l'olivicultura fiorentina (-4,3%) e il florivivaistico di Pistoia (-0,7%).
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