Dentro il carcere degli orrori di Sednaya: «È un lotta contro il tempo per trovare i detenuti che potrebbero essere nascosti nelle celle segrete»
Cronaca martedì 26 luglio 2022 ore 19:30
Scontro in mare, indagati entrambi i piloti delle imbarcazioni
Ancora dispersa la donna scomparsa dopo la collisione fra uno yacht e una barca a vela. La procura smentisce l'ipotesi del pilota automatico
GROSSETO — Ci sono due indagati nell'inchiesta aperta dalla procura grossetana sul tragico scontro fra uno yacht e una barca a vela avvenuto nelle acque fra l'isola del Giglio e Porto Ercole, all'Argentario, sabato scorso, con una vittima e una donna dispersa in mare.
I due indagati sono il comandante dello yacht e il timoniere della barca a vela e si tratta, per i magistrati, di un atto dovuto "in considerazione della necessità di esperire accertamenti di natura irripetibile".
Le accuse ipotizzate al momento per i due indagati sono omicidio colposo aggravato e danneggiamento con pericolo colposo di naufragio.
La vittima dell'incidente in mare è Andrea Giorgio Coen, 59 anni, gallerista originario di Biella e residente a Roma. La donna ancora dispersa è invece Anna Claudia Cartoni, 60 anni, romana. Le ricerche stanno proseguendo a largo raggio con mezzi navali e aerei della Capitaneria di porto e da domani saranno perlustrati da sommozzatori e robot subacquei anche i fondali marini sottostanti il punto di collisione. Nell'area dove è avvenuto lo scontro, ci sono profondità variabili fino a 100 metri.
Proseguono anche le indagini sulle cause e la dinamica dell'impatto. Al momento dell'incidente la vittima e la donna dispersa si trovavano a bordo della barca a vela insieme ad altre 4 persone mentre sullo yacht c'erano due coppie di nazionalità danese alle quali le autorità hanno già restituito i passaporti, permettendo loro di tornare in patria, compreso l'indagato che guidava lo yacht.
"Le ipotesi al vaglio sono diverse e non è possibile ipotizzare una prima ricostruzione attendibile dei fatti - si legge in una nota della procura - Si evidenzia anche che non risultano, allo stato, elementi circa la possibilità di utilizzo, da parte di uno dei natanti, del cosiddetto pilota automatico". "Parimenti, al momento - scrivono ancora i magistrati - non risulta che i conducenti fossero in stato di alterazione da sostanze stupefacenti o alcoliche al momento del sinistro".
Il magistrato che coordina le indagini ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima che sarà eseguita nel prossimi giorni.
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