Arte martedì 28 ottobre 2014 ore 17:47
Il Vate e i tesori di casa Buccellati
A Palazzo Pitti una mostra dedicata alle creazioni di oreficeria più preziose di Mario Buccellati, definito da D'Annunzio il "Principe degli orafi"
FIRENZE — Gioielli, lavori di oreficeria e di argenteria disegnati da Mario e Gianmaria Buccellati, in 100 anni di storia, saranno in mostra al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti dal 2 dicembre 2014 al 22 febbraio 2015.
"I tesori della Fondazione Buccellati", frutto della collaborazione tra la Fondazione Gianmaria Buccellati e il Polo Museale fiorentino, presenterà una selezione di oltre cento opere.
Mario Buccellati, erede della illustre tradizione orafa italiana, seguì i canoni Rinascimentali reinterpretandoli in modo unico e personale per crerare le opere con lo "stile Buccelati", unico nel suo genere ed apprezzato dai membri delle case regnanti, da pontefici e uomini di cultura: bracciali, spille, tiare prezzi preziosi, lavorati a ‘tulle’ o a ‘nido d’ape’, in cui il traforo è esaltato da brillanti e pietre preziose.
Il legame tra la casa orafa e Gabriele D'Annunzio è testiomoniato da un bracciale in argento con lapislazzuli, contenuto in un astuccio firmato dal poeta, da una collana in oro giallo con un berillo e rubini, offerta a Eleonora Duse come gioiello “prezioso, ancorché bizzarro"
Il percorso della mostra proseguirà con la sezione dedicata a Gianmaria Buccellati, figlio di Mario nato a Milano nel 1929, talento precoce dell'arte orafa, si ispirò ai celebri vasi in pietre dure di Lorenzo de Medici ed ai gioielli dell’Elettrice Palatina per realizzare le sue opere. Nacquero quindi gli "Oggetti preziosi" come coppe, vasi e scatole; manufatti che testimoniano il suo forte legame la cultura rinascimentalecome "La Coppa dell’Amore".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI