Attualità domenica 08 febbraio 2015 ore 21:00
Imu agricola, trattori di nuovo in piazza
Associazioni di categoria in rivolta: "Tassa iniqua". Il 10 febbraio, termine ultimo per la 1/a rata, presidio con trattori al casello Valdichiana
TOSCANA — Quella tassa non s'ha da pagare. Perché colpisce "ingiustamente le terre che devono produrre alimenti ed è una tassa che serve solo a creare gettito". Stiamo parlando dell'Imu sui terreni agricoli, il cui pagamento incombe su proprietari e coltivatori diretti, e contro cui le associazioni di categoria, dalla CIA alla Coldiretti, hanno lanciato una "crociata" per chiedere al governo, dopo l'approvazione di sconti ed esenzioni le zone montane, una revisione complessiva delle norme fiscali in materia.
Per il 10 febbraio prossimo, ultimo giorno per il pagamento della prima rata, la Confederazione Agricoltori ha indetto la prima di una serie di giornate di mobilitazione, che coinvolgerà varie città in tutto il Centro Italia. In Toscana in particolare, un corteo di trattori sfilerà per protesta all’altezza del casello Valdichiana sull’Autosole.
Dello stesso avviso Coldiretti, che rivolge un appello ai 13 sindaci dei Comuni del pistoiese i cui terreni sono soggetti all’Imu, chiedendo ai primi cittadini di Agliana, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecatini-Terme, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Quarrata, Serravalle Pistoiese, Uzzano di no applicare le sanzioni previste il ritardo nei pagamenti e di approvare provvedimenti che prevedano l’applicazione di un’aliquota ridotta.
A muoversi, intanto, anche alcuni parlamentari, come la deputata senese Susanna Cenni, co-fimataria assieme ad altri onorevoli di una lettera che chiede al ministro Maurizio Martina di allargare l’esenzione riconosciuta alle zone montane anche alle aree collinari, come quella del Chianti
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