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Attualità mercoledì 06 aprile 2022 ore 18:40

In Toscana autobus gratis per i profughi ucraini

Lo ha deciso la giunta regionale. Bambini e ragazzi con meno di 18 anni saranno presi in carico dai pediatri di famiglia



FIRENZE — Ad oggi in Toscana hanno trovato rifugio 7.841 profughi ucraini e di questi 3.449 hanno meno di 18 anni. E proprio questi minori potranno contare sulla presa in carico dei pediatri di famiglia grazie a un accordo siglato fra Regione, pediatri di libera scelta e Asl.

Non è l'unica novità: la giunta regionale ha deliberato anche che i rifugiati possano usufruire gratuitamente degli autobus del Tpl, il trasporto pubblico locale. Partirà invece venerdì prossimo un treno carico di aiuti formato da 15 vagoni, iniziativa su cui sempre la Regione ha investito 51.500 euro.

Tornando all'assistenza sanitaria per i minorenni, l'accordo firmato fra Regione, Asl e medici prevede di assicurare la completa assistenza sanitaria ai bambini e e ai ragazzi stranieri con particolare riguardo alle attività di sorveglianza, prevenzione e profilassi vaccinale del Covid-19 e di altre malattie infettive come la poliomelite, la difterite, il tetano, l'epatite B, la pertosse, l'emofilia di tipo B, il morbillo, la rosolia, la parotite e la varicella.

Questo varrà anche per i minori che non sono in regola con le norme relative all’ingresso e al soggiorno: la normativa prevede l’iscrizione obbligatoria al servizio sanitario nazionale e da parte delle Asl con la conseguente scelta del pediatra per tutti i giovani rifugiati ucraini.

Qualora l’iscrizione obbligatoria al servizio sanitario regionale non sia immediatamente effettuabile (per esempio per difficoltà nel rilascio del codice fiscale da parte dell’Agenzia delle entrate), la Asl di riferimento assegna un codice stp, che consente al minore di poter accedere al pediatra di famiglia e di poter usufruire dell’assistenza sanitaria necessaria, comprese le vaccinazioni.

Per quanto riguarda i tamponi Covid, in presenza di sintomi, il pediatra di famiglia può prescrivere il tampone molecolare o antigenico rapido e può anche effettuare direttamente il tampone rapido, inserendo il risultato sull’app InSalute.

Alle Asl spetta, invece, il compito di individuare specifici percorsi agevolati (di prenotazione dei tamponi, di esecuzione degli stessi e del ritiro del referto) sia per chi presenta una richiesta su ricetta rossa che per chi ha difficoltà nell’utilizzare i portali online.

Il documento prevede che le Asl assicurino anche un servizio di consulenza e di traduzione attraverso interpreti, fornendo così ai pediatri gli strumenti necessari per favorire l’accesso al servizio.


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