Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 19:00 METEO:FIRENZE10°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
martedì 23 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
A San Siro techno ad alto volume per coprire la festa Scudetto dell’Inter

Attualità giovedì 15 dicembre 2022 ore 08:00

Energia, l'industria chimica toscana ne autoproduce il 41%

pigmento di resina

E' stato presentato il Bilancio di Sostenibilità del comparto che aumenta la propria produzione e assume sempre più donne. Il peso dei rincari



TOSCANA — Supera il 41% l'energia che il comparto chimico e petrolifero toscano produce da solo, ciò nonostante i rincari comunque pesano su un settore che malgrado tutto nel 2021 ha aumentato il valore della produzione del +50% rispetto all'anno precedente raggiungendo 3,1 miliardi di euro ed ha incrementato al suo interno l'occupazione femminile soprattutto in posizioni apicali: è in buona sostanza questo il quadro offerto dalle imprese del settore di Confindustria Toscana che stamani hanno presentato il loro Bilancio di Sostenibilità con i risultati del 2021.

Sono 21 le aziende toscane che hanno aderito volontariamente al bilancio, imprese strutturate che incidono sul dato manifatturiero per oltre il 6% in termini di fatturato e che producono e mantengono, all’interno del territorio di riferimento, gran parte della ricchezza economica generata. E sono imprese che, dopo l’emergenza della pandemia, hanno recuperato quote di mercato non solo rispetto al 2020 ma anche rispetto al 2019.

Nel 2021 l’energia elettrica autoprodotta e consumata dalle aziende del Comparto ha superato i 616 milioni di chilowatt ora, ovvero oltre il 41% del fabbisogno energetico totale. Ma nonostante questo, i costi energetici hanno gravato pesantemente sui bilanci in termini economici: nel 2021 le aziende del Comparto hanno sostenuto costi per quasi 315 milioni di euro per l’approvvigionamento energetico ed idrico (+114% rispetto al 2020). L’incidenza del costo dell’energia sul valore della produzione è variato dal 6,54% del 2020 al 9,69% nel 2021.

Il consumo energetico totale delle imprese aderenti al Comparto è stato nel 2021 pari a 1,4 miliardi di chilowatt ora di energia elettrica, in diminuzione del 20% circa rispetto al 2020. Di questo, il 59% arriva dall’acquisto di energia elettrica dalle reti elettriche nazionali o direttamente da alcuni produttori.

Occupazione e sicurezza

Settore ancora tradizionalmente maschile, sta però registrando segnali di inversione di tendenza: l’incidenza percentuale del genere femminile sul totale dei dipendenti è 11,8%. Ma la percentuale sale per le mansioni impiegatizie al 17,5% e ancora di più fra dirigenti e quadri oltre il 21%. E sale ancora di più fra i membri dei consigli di amministrazione, dove le donne rappresentano il 27% dei componenti.

“Mai come in questo momento emerge l'importanza che la salute, la sicurezza e la tutela dell'ambiente siano obiettivi da salvaguardare, anche per confermare il valore sociale delle imprese come motori di sviluppo economico – ha dichiarato Antonello De Lorenzo, portavoce del gruppo di lavoro del bilancio di sostenibilità 2021 -. Le aziende hanno investito oltre 90 milioni di euro (+12% rispetto al 2020), principalmente per il miglioramento della prevenzione della salute e sicurezza e per tecnologie green". Risultato? Il 76% dei rifiuti nel 2021 è stato infatti avviato a riciclo.

Ben 10 aziende hanno raggiunto l’obiettivo "Zero infortuni", ma tutte le 21 imprese aderenti al Comparto continuano ad investire nella formazione e nello sviluppo del personale con l’impegno di sviluppare e promuovere la professionalità e la competenza di ciascun dipendente, attraverso programmi di formazione e di aggiornamento: nel 2021, le aziende hanno, infatti, dedicato ai propri dipendenti 79.667 ore di formazione (+9,3% rispetto al 2020). Circa il 68% dei corsi di formazione erogati ha riguardato tematiche afferenti alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

La metodologia

Per la realizzazione del Bilancio di Sostenibilità sono stati presi a riferimento i principi e le indicazioni delle Linee emesse dal “Global Reporting Initiative” (Gri).

Per la sua realizzazione è stato attuato un processo di rendicontazione presso tutte le aziende coinvolte con la costituzione di un Gruppo di Lavoro costituito dai rappresentanti delle 21 aziende partecipanti e di Confindustria Toscana tramite Confindustria Livorno – Massa Carrara, che ha incontrato lo scorso Novembre gli stakeholder interessati.

Le imprese che hanno aderito al Bilancio: Altair Chimica, Costiero Gas Livorno, Depositi Costieri del Tirreno, EniI S.p.A. Energy Evolution – Refining Evolution and Trasformation Raffineria di Livorno, Gruppo Biokimica (Biokimica, Bio-Finleather, Bio Company), Icap-Sira Chemicals and Polymers, Ineos Manufacturing Italia, IP Valdarno International, Laviosa Chimica Mineraria, Neri Depositi Costieri, Nuova Solmine, SOL Gas Primari, Solvay Chimica Italia (sede di Rosignano), Solvay Chimica Italia (sede di Massa), Solvay Solutions Italia, Termisol Termica, Toscopetrol, Unigum, Venator Italy.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno