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Attualità mercoledì 12 ottobre 2022 ore 15:50

Il caro energia straccia il cartario

azienda cartaria
Foto d'archivio

Settore in ginocchio per costi del gas che attualmente incidono per il 47% sul fatturato. Minata alla base anche l'attività di recupero e riciclo



LUCCA — Il caro energia straccia il cartario, con molti impianti che si sono già fermati e altri che meditano di fare altrettanto a fronte di un costo del gas che incide sul fatturato del 47% rispetto al 4,2% del 2020: è quanto emerso oggi nel corso della fiera di settore Miac in corso a Lucca.

Industrie in crisi, dunque, ma anche economia circolare minata alla base dato che il comparto, con un tasso di riciclo dell’85%, è parte di una filiera che rappresenta l’1,4% del Pil che ha quale materia prima la carta da riciclare. L'Italia è seconda in Europa dopo la Germania sia per produzione che per utilizzo di carta da riciclare, tanto che ogni minuto il comparto ricicla 12 tonnellate di carta. Nel 2021 sono state riciclate 6 milioni di tonnellate di carta (+800 mila tonnellate rispetto al 2020). 

Se tutto questo si bloccasse il costo ambientale sarebbe elevatissimo. In generale però il timore è per la tenuta di uno fra i settori più energivori sotto il profilo dell'esposizione a dumping e soprattutto per le prospettive di carattere occupazionale.

Il distretto cartario lucchese non sfugge naturalmente a questa dinamica, e invoca interventi da parte delle istituzioni toscane e locali ciascuno per le proprie competenze anche per snellire le burocrazie autorizzative per installare impianti per le energie rinnovabili, ma anche per fare pressione sulle autorità nazionali affinché si estenda anche all'industria la possibilità di costituire comunità energetiche.

L'occasione per fare il punto è stata una tavola rotonda in occasione della Mostra Internazionale dell’Industria Cartaria a Lucca a cui sono intervenuti i presidenti di Assocarta Lorenzo Poli e della sezione Carta e cartotecnica di Confindustria Toscana Nord (nonché vicepresidente della stessa Assocarta) Tiziano Pieretti e l'assessore regionale alle attività produttive, all'economia, al credito e al turismo Leonardo Marras.

Il cartario ai raggi X

"Si stima che nei primi 9 mesi di quest’anno la bolletta del gas del settore cartario abbia superato di oltre il 95% quella dell’intero 2021, pari a oltre 1,3 miliardi di euro, 5 volte superiore a quella del 2020 per 265 milioni di euro”, ha spiegato Poli durante il dibattito. “Tra il 2020 e il 2022 l’incidenza sul fatturato del costo del gas è passata dal 4,2% al 47%”.

I primi 7 mesi dell’anno hanno registrato una modesta crescita del settore pari allo 0,3%. Dopo il miglioramento nel primo trimestre (+4,5%), i volumi realizzati dal settore hanno presentato in Luglio la prima sensibile riduzione (-5,9% su Luglio 2021) da Novembre 2020. La produzione di carte e cartoni per imballaggio, che ha sempre guidato le positive dinamiche del settore (anche nel 2020 con qualche eccezione), è scesa nel mese di Luglio del 4%, mentre del 7,5% sono diminuite le carte e cartoni per cartone ondulato.

In riduzione anche le carte per usi grafici (-9,9%) e carte per usi igienico-sanitari (-3,6%) ed altre specialità (-17,4%). Fatturato in recupero dei 7 mesi 2022 di oltre il 50% per effetto della necessità delle cartiere di recuperare gli ingenti rincari degli input energetici e delle materie prime fibrose.


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