Attualità venerdì 26 agosto 2016 ore 16:34
La Toscana si ferma in segno di rispetto
Bandiere a mezz'asta, commemorazioni e feste rimandate in memoria delle vittime del terremoto del Centro Italia. Il 27 agosto sarà lutto nazionale
FIRENZE — La Toscana si ferma in memoria e in segno di rispetto per i morti del terremoto del Centro Italia, oramai saliti a 268. E il 27 agosto per i funerali delle vittime, che si terranno a Ascoli Piceno, sarà lutto nazionale. Bandiere a mezz'asta e listate a lutto, commemorazioni e feste rimandate, non ci saranno i festeggiamenti per i 90 della fiorentina, nemmeno quelli per la Lupa vincitrice del Palio di Siena, rinviate anche le celebrazioni etrusche. Niente festa di Sant'Ermete a Forte dei Marmi e la Notte bianca a Lucca.
A Palazzo Piancitichi in Consiglio regionale il presidente Eugenio Giani ha deciso di rimandare la consegna del gonfalone d'argento a Niccolò Campriani, doppio oro alle olimpiadi di Rio.
Il presidente del Consiglio regionale e Campriani hanno deciso il rinvio della cerimonia per il conferimento del Gonfalone d'argento. "Prima del terremoto che ha devastato il centro Italia - ha detto il presidente Eugenio Giani - avevamo programmato questa giornata. Stamani ci siamo sentiti e abbiamo deciso che era doveroso sospendere". "Lo sport può fare molto", ha detto Campriani: "C'è giustamente un momento per piangere, poi dobbiamo avere la forza di ripartire. Come sportivi questa grinta ce l'abbiamo nel sangue, dobbiamo essere contagiosi così come dobbiamo trasmettere il valore dell'unità".
L'invito a stringersi in abbraccio con tutto il centro Italia colpito da terremoto viene da Niccolo' Campriani medaglia d'oro ai Giochi di Rio nella carabina 10 metri aria compressa e nella carabina 50 metri 3 posizioni.
"Tutto questo fa paura. Ma dopo il dolore, dopo il lutto - ha detto Campriani riferendosi al terremoto - occorre cercare al più presto la soluzione".
"Adesso ricostruiamo tutto e quello che può essere la prevenzione degli edifici va fatta: Sappiamo non da ieri che siamo in un territorio sismico e certe cose non dovrebbero davvero succedere".
Come può il mondo dello sport dare un aiuto? "Ho visto cosa pensano tante società di calcio, domenica prossima, di devolvere gli incassi. Dobbiamo mandare questi messaggi e questa voglia di ripartire perchè ci deve essere un momento per piangere e poi dobbiamo avere tutti la forza di ripartire e questo come sportivi questa grinta ce l''abbiamo e dobbiamo essere contagiosi anche in questo. Dopo il terremoto mi hanno scritto almeno 40 persone di 30 paesi diversi. Siamo di fatto una famiglia allargata".
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