Attualità giovedì 23 aprile 2015 ore 15:35
L'inceneritore di Selvapiana non si fa più
Accordo tra le Regione e sindaci per riconvertire il termovalorizzatore che non sarebbe più conveniente visti i buoni risultati della differenziata
FIRENZE — Dicomano, Figline, Incisa, Londa, Pelago, Pontassieve, Rignano, Reggello, Rufina e San Godenzo hanno deciso di rinunciare alla costruzione dell'inceneritore di Selvapiana e insieme ai privati di Aer Spa e alla Regione hanno siglato un protocollo d'intesa che prevede di utilizzare i terreni per un altro tipo di impianto.
Quale è ancora tutto da definire, quel che è certo è che in quell'area non c'è più bisogno di un inceneritore, visto che attualmente la raccolta differenziata sfiora il 60% di media e in alcuni Comuni supera ampiamente questa soglia: Pontassieve 63% e Rufina 70%.
Da qui la richiesta di trasformare l'impianto in un sistema di smaltimento rifiuti più green. Per il momento l'azienda costruttrice ha investito 3 milioni di euro tra progettazione e primi lavori. Questi fondi verranno rimborsati direttamente dai 68 Comuni che compongono l'Ato centro e che spalmeranno poi l'onere sulle tariffe dei rifiuti e quindi sui cittadini.
A firmare il protocollo per conto della Regione è stata l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini. "La Regione - ha detto l'assessore - si è presa l'impegno di rivalutare l'utilità di questo impianto nel prossimo Piano regionale che localizzerà e dirà quali e quanti impianti servono alla Toscana".
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