Cronaca domenica 23 novembre 2025 ore 09:17
Moby Prince, è morto Loris Rispoli

Presidente del Comitato per le vittime del disastro, è stato punto di riferimento per i familiari. Il cordoglio del sindaco
LIVORNO — Lutto in Toscana per la scomparsa di Loris Rispoli. Presidente del Comitato Moby Prince 140, che da anni si batte per fare piena luce sul disastro del 1991, è stato punto di riferimento per i familiari delle vittime.
Il 10 aprile 1991 il traghetto Moby Prince e la petroliera Agip Abruzzo entrano in collisione al largo del porto di Livorno, nell'incendio che si sviluppa a bordo perdono la vita 140 persone. Tra le vittime anche Liana Rispoli, sorella di Loris, che lavorava come commessa nella boutique della nave passeggeri.
Loris si è spento ieri, all'età di 69 anni. Con un post su Facebook il sindaco di Livorno Luca Salvetti, che all'epoca dei fatti lavorava come giornalista televisivo, lo ha ricordato con queste parole:
"...c’è un volto che poi diventerà per me molto familiare, impossibile da dimenticare: è il volto di Loris Rispoli fratello di una delle ragazze che lavorano sul Moby. Lui abbraccia la madre, dalla banchina guarda verso l’imboccatura del porto, aspetta notizie certe ma è come se avesse già capito tutto, i suoi occhi sono lo specchio del dramma..."Con queste parole - scrive il sindaco- negli anni 90 ho descritto il primo incontro con una persona speciale che con gli anni è diventato un amico e con il quale ho percorso un lunghissimo cammino di vita e un esperienza umana, giornalistica e poi da sindaco legata al Moby Prince e al dramma del 10 aprile 1991. Ciao Loris, sarai sempre con me e con tutti i livornesi".
Parole di cordoglio sono state espresse anche dal vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. "La morte di Loris Rispoli mi riempe di tristezza. Con lui- scrive Mazzeo- se ne va un pezzo importante della nostra comunità, della nostra coscienza civile, della nostra storia toscana. Loris non è stato solo il presidente dell’associazione dei familiari del Moby Prince. È stato, prima di tutto, un uomo capace di trasformare un dolore infinito in una battaglia collettiva, in una richiesta di verità e giustizia che non ha mai conosciuto tregua, stanchezza, compromesso. In questi anni in Consiglio regionale abbiamo camminato insieme molte volte. Abbiamo condiviso incontri, audizioni, iniziative, momenti difficili e momenti di speranza. Ho visto da vicino la sua determinazione, la sua fermezza, la sua incredibile umanità. Ho visto come sapeva tenere unita una comunità ferita, come sapeva dare forza agli altri proprio quando la vita gli chiedeva più di quanto fosse giusto chiedere a un uomo. Loris ha portato avanti una battaglia che non era solo dei familiari delle vittime: era una battaglia di tutta la Toscana, di chi crede nelle istituzioni, di chi pensa che la verità e la giustizia siano l’unica strada possibile. Oggi lo piangiamo, ma non smetteremo di camminare sulla strada che ci ha indicato. La sua voce, la sua dignità, il suo coraggio resteranno per sempre un faro nel percorso verso quella verità che lui ha cercato fino all’ultimo istante. Un abbraccio grande alla sua famiglia e a tutti i familiari del Moby Prince. Oggi perdiamo un uomo giusto. E gli uomini giusti non si dimenticano mai".
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