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Attualità venerdì 06 marzo 2015 ore 17:20

Marito prosciolto, il caso Ragusa resta un mistero

Il gup ha deciso per il "non luogo a procedere" nei confronti di Antonio Logli, unico indagato per la scomparsa della donna avvenuta tre anni fa



PISA — Del suo corpo non è rimasta alcuna traccia, le ricerche del Ris non hanno fatto emergere rilievi di Dna o di sangue, né di violenza, le testimonianze contro suo marito non sono apparse credibili per i giudici: e così, dopo oltre tre anni, la scomparsa di Roberta Ragusa resta avvolta nel più fitto mistero

Per Antonio Logli il giudice dell'udienza preliminare ha deciso "il non luogo a procedere", respingendo la richiesta di rinvio a giudizio, accanitamente portata avanti dalla Procura di Pisa.

Roberta è scomparsa da Gello di San Giuliano Terme (Pisa) la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 (macabra coincidenza, la stessa del naufragio della Concordia): tre anni di indagini, tre anni, secondo la sua difesa, di deduzioni, ipotesi, suggestioni. 

E il gup pare proprio aver dato ragione all'avvocato Roberto Cavani, e torto al procuratore Antonio Giaconi, il quale, nella mattinata dell'udienza preliminare, si era scagliato contro l'imputato davanti alle telecamere: Logli, per il magistrato "è un bugiardo patentato", e "il suo comportamento in aula, così sorridente, lascia capire che è un uomo abituato a dissimulare". 

Invece, il suo sorriso, all'uscita dal tribunale di Pisa, è ancora più radioso e con ben altre motivazioni. Nessuna dichiarazione, ha voluto rilasciare Logli, così come il suo legale. Ma se era entrato dall'ingresso secondario, per evitare i giornalisti, nel pomeriggio, dopo un'ora e mezzo di camera di consiglio, è uscito a testa alta dall'entrata principale, dopo aver sentito, dal Gup di "non aver commesso il fatto".

"Rispettiamo questo pronunciamento anche se lo critichiamo, ma ora è necessario aspettare le motivazioni della sentenza, attese tra 30 o 60 giorni, per valutare se appellarlo per cassazione" ha commentato il pm Antonio Giaconi. Il magistrato ha però ribadito che "le indagini non si fermano e che fino a che non arriverà una sentenza definitiva Logli resta imputato e comunque continueremo a cercare sia il corpo di Roberta Ragusa sia elementi nuovi, anche di natura testimoniale".


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