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Attualità sabato 16 dicembre 2023 ore 18:00
Sistema d'allerta antifrane, così riapre la ferrovia Faentina
Una frana bloccò la linea dopo le alluvioni di Maggio in Toscana ed Emilia. Ora sui binari i treni tornano in sicurezza grazie al nuovo dispositivo
MARRADI — Il Natale porta la riapertura della linea ferroviaria Faentina, dopo 7 mesi senza treni a causa della frana che vi si era abbattuta con le alluvioni che nel Maggio scorso colpirono la Romagna Toscana e l'Emilia-Romagna. Adesso dal 27 Dicembre i binari tornano a vivere, con tanto di sistema d'allerta movimenti franosi. Fra ripristino dei binari e installazione del sistema, l'investimento complessivo è stato di 15 milioni di euro.
Gli orari dei treni tra Faenza e Marradi sono ancora in via di definizione, ma intanto c'è l'annuncio della riapertura di uno dei collegamenti ferroviari principali per gli spostamenti pendolari ma non solo.
I lavori di ripristino dell’infrastruttura eseguiti da Rete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane) si erano conclusi già a Luglio, ma la circolazione era rimasta sospesa a causa di movimenti franosi ancora attivi nelle aree limitrofe, che avrebbero potuto nuovamente coinvolgere la linea.
La mappatura: oltre 250 corpi di frana
Uno studio di mappatura e analisi delle frane, condotto da Rfi e poi condiviso a settembre con le Regioni Emilia-Romagna e Toscana, aveva permesso di individuare oltre 250 corpi di frana, quasi tutti in aree non di pertinenza di Rfi. Lo studio, partito dall'inquadramento bibliografico (fra cui geologia e geomorfologia del territorio, Iffi (Inventario dei fenomeni franosi in Italia), Pai (Piano per l’assetto idrogeologico e studi di interferometria satellitare per il monitoraggio dei dissesti), è stato condotto tramite l'acquisizione di dati forniti dal volo di elicotteri e droni con radar ottico (Lidar), il passaggio lungo i binari con mezzi d'opera ferroviari attrezzati e sopralluoghi da parte di geologi.
Per consentire la ripresa del servizio pur in presenza della situazione descritta, Rfi ha perfezionato una procedura allertamento ad hoc per la linea Faentina, che prevede l’utilizzo del Sanf, Sistema di Allertamento Nazionale per la previsione del possibile innesco di fenomeni franosi indotti da piogge lungo l’infrastruttura ferroviaria. Si tratta di strumento di supporto all’organizzazione delle attività di vigilanza straordinaria in caso di Allerte Meteo realizzato in collaborazione con il Cnr Irpi, uno dei più importanti centri di competenza del Dipartimento della Protezione Civile.
Al verificarsi di precipitazioni significative il sistema invia specifici alert alla sala operativa responsabile della circolazione ferroviaria in quel territorio, consentendo di sospendere il passaggio dei treni in anticipo rispetto a potenziali movimenti franosi. La ripresa della circolazione ferroviaria avviene solo a seguito del cessato allarme e dei controlli da parte dei tecnici di Rfi lungo l’intera tratta interessata.
Un ripristino da 15 milioni di euro
Sono 15 i milioni di euro già stanziati da Rfi per ripristinare la linea fra Faenza e Marradi dopo le alluvioni di Maggio.
Fra gli interventi, iniziati subito dopo gli eventi meteo avversi, il risanamento del binario, la rimessa in efficienza del sistema di regimazione delle acque e il ripristino dei sistemi tecnologici, oltre a interventi di messa in sicurezza di ponti e di tratti di linea.
Una delle attività più importanti è stata senza dubbio la posa di una travata metallica provvisoria da 31 metri per la messa in sicurezza del ponte sul rio Signora Giovanna. Sono inoltre in via di completamento le attività di progettazione degli interventi definitivi di consolidamento dei ponti e di difesa della linea ferroviaria.
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