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Attualità giovedì 25 maggio 2023 ore 20:09

Maltempo, stato d'emergenza nazionale anche in Mugello

Consiglio dei ministri
La decisione assunta nel corso del Consiglio dei ministri

Il Consiglio dei ministri ha stanziato per i Comuni toscani colpiti dal maltempo 4 milioni di euro. Il presidente Giani: "Decisione giusta e legittima"



ROMA — Stato d'emergenza nazionale e 4 milioni di euro stanziati a valere sul Fondo per le emergenze nazionali per i Comuni toscani di Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio e Londa, nella Città metropolitana di Firenze: è la decisione assunta oggi 25 Maggio dal Consiglio dei ministri che ha esteso la dichiarazione di stato d'emergenza per i danni da maltempo dei giorni scorsi, già rilasciata per l'Emilia-Romagna, anche alle zone colpite della Toscana e delle Marche.

Il provvedimento era atteso, e già ieri il ministro per la protezione civile Nello Musumeci aveva dato conto, in un'informativa alle Camere sui danni da maltempo, delle procedure in itinere per arrivare a estendere lo stato d'emergenza nazionale anche ai Comuni toscani e marchigiani colpiti.

Si tratta di una decisione fortemente auspicata dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che a caldo ha fatto giungere il suo commento: “L’inserimento dei Comuni dell’Alto Mugello nella dichiarazione di stato di emergenza nazionale è la modalità giusta e legittima per affrontare anche in queste aree le conseguenze provocate dal maltempo”, ha dichiarato. 

“La situazione toscana – ha proseguito ringraziando tra l'altro il ministro Musumeci - è di grande sofferenza in questi comuni che possiamo definire di Romagna Toscana ovvero oltre lo spartiacque appenninico adriatico. In questi territori si possono contare complessivamente circa 180 frane di media grandezza frutto dell’enorme quantità d’acqua che nel territorio pianeggiante della valle, in città come Faenza, Forlì, Cesena, Ravenna e in tanti comuni è ristagnata ma che nei monti ha invece provocato forti smottamenti deviando il corso delle strade, interrompendole, rendendo isolate molte frazioni e piccoli borghi".

“Bisogna ricordare - ha evidenziato Giani - che il Lamone è lo stesso fiume quando percorre Marradi e quando allaga Faenza, e che fiumi come il Senio e il Santerno sono gli stessi nei comuni toscani di Palazzuolo e Firenzuola che quando quando generano esondazioni e alluvione nella valle del Reno. Le risorse nazionali - ha concluso - saranno fondamentali per attivare l’azione di ripristino”.


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