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Il sopravvissuto al naufragio nel mare di Okhtosk viene salvato dopo due mesi alla deriva nelle acque della Siberia
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Cronaca mercoledì 14 giugno 2017 ore 18:56

Carabinieri arrestati, 104 capi di imputazione

Nell'ordinanza del gip vengono contestati a otto militari, a vario titolo, reati come lesioni, falso, sequestro di persona, violenza sessuale



MASSA CARRARA — Sarebbero decine gli episodi al vaglio degli inquirenti di Massa nell'inchiesta aperta sull'attività dei Carabinieri in alcune stazioni della Lunigiana. Una trentina i carabinieri indagati, di stanza nelle caserme di Aulla, di Albiano Magra, di Licciana Nardi e nel nucleo radiomobile di Pontremoli.

Otto le misure cautelari: un brigadiere è finito in carcere, un maresciallo è stato sospeso dal servizio e colpito da divieto di dimora nella provincia, altri tre fra brigadieri e appuntati sono invece finiti agli arresti domiciliari e altri tre ancora sono stati colpiti dal divieto di dimora.

Il giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti per scongiurare il pericolo di reiterazione dei reati e di inquinamento delle prove. Fra i 104 capi di imputazione elencati nella sua ordinanza ci sono reati come lesioni, falso, abuso d'ufficio, un episodio di sequestro di persona, un episodio di violenza sessuale, possesso di armi per alcuni coltelli trovati nelle abitazioni degli indagati. I falsi riguardano invece una serie di verbali.

L'inchiesta è iniziata sette mesi fa dopo la denuncia di un cittadino italiano. E oggi il procuratore capo di Massa, Aldo Giubilaro, ha usato parole molto dure: "Nessuno, neppure un carabiniere, può considerarsi al di sopra delle legge".

"Confidiamo molto nella possibilità di dimostrare l'estraneità ai fatti contestati - ha dichiarato invece all'Ansa Giampaolo Carabelli, uno degli avvocati difensori dei carabinieri coinvolti - E riteniamo le misure del gip eccessive, fuori luogo, fuori contesto, immotivate. I miei assistiti sostengono di non aver commesso alcun reato. Tre mesi fa questi carabinieri vennero a conoscenza con le perquisizioni di essere sotto inchiesta. Ma hanno continuato a lavorare, a rimanere in servizio, a svolgere le loro funzioni. Francamente è incomprensibile perchè sia diventata necessaria oggi l'esigenza di misure cautelari".


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