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Attualità mercoledì 31 maggio 2023 ore 15:42

Trova una moria di gamberi sul letto del fosso

Un cittadino ha avvistato i gamberi morti ed ha avvisato i carabinieri che hanno avviato la procedura di analisi da parte dell'Agenzia per l'ambiente



MONTALE — Gamberi morti ed acqua biancastra, è quanto avvistato da un cittadino che ha dato l'allarme ai carabinieri avviando così le indagini presso un fosso del Pistoiese, più volte oggetto di segnbalazioni.

Il 26 Maggio la Protezione Civile, allertata dai carabinieri forestali di Pistoia, ha attivato il Dipartimento di Pistoia per una moria di gamberi e acqua biancastra nel fosso Agnaccino nei pressi di via Guido Rossa a Montale.

A quanto si apprende dal personale di Arpat, nel corso del sopralluogo, nel tratto che scorre allo scoperto è stata accertata la presenza di gamberi morti. In quel punto, l’acqua appariva limpida, pertanto, gli operatori hanno risalito il fosso di qualche decina di metri più a monte, verificando che vi erano altri gamberi morti e materiale biancastro depositato sul fondo del fosso. La consistenza sembrava tipo sale ma non si avvertiva alcun odore particolare.

Le misure in campo dei parametri analizzati hanno dato i seguenti risultati: ossigeno 8,6 mg/l (91%), pH 7,4, temperatura 16,0°C, conducibilità 343 μS/cm. Il quadro emerso non ha evidenziato nulla di anomalo, perciò, è stato effettuato anche un prelievo al fine di misurare ulteriori parametri: alcalinità, azoto totale, fosforo totale, COD, cloruri, solfati e metalli. Il personale ha accertato che l’area dello sversamento e della moria è risultata comunque limitata e che, a breve distanza, più a monte, il fondale del fosso appariva limpido e con un limitato numero di gamberi privi di vita. Al termine dell’ispezione il fenomeno era già in evidente esaurimento.

Nel corso degli anni, sono stati effettuati ripetuti interventi in questo tratto del fosso Agnaccino, non l’ultimo quello di Febbraio, quando il Dipartimento di Pistoia ha richiesto al Comune di Montale di attivarsi con ricerche sulle concessioni originarie anche con video ispezione, necessarie in quanto l’Amministrazione comunale non dispone di una planimetria della zona industriale con il reticolo delle canalizzazioni. 

Secondo i tecnici risulterà fondamentale per individuare l’origine degli sversamenti più volte segnalati in questo tratto di fosso e rendere efficaci gli interventi effettuati dall'Agenzia per l'ambiente.


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