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Attualità sabato 21 gennaio 2017 ore 15:15

Teme, albergatori infuriati contro la liquidazione

Attacco di Federalberghi contro la decisione della Regione, inserita nel Bollettino Ufficiale, di cedere gli stabilimenti di Montecatini e Chianciano



MONTECATINI TERME — Gli albergatori riuniti sotto la sigla di Federalberghi Toscana si dicono "sconcertati" e si dicono pronti a intraprendere "tutte le iniziative necessarie". 

L'ultimo capitolo dell'agonia del settore termale toscano inizia con la notizia pubblicata nell'ultima edizione del Bollettino Ufficiale della Regione Toscana, quella del 30 dicembre. All’interno del supplemento dedicato al piano di razionalizzazione delle società partecipate, si legge nella nota diffusa da Federalberghi, "emerge chiaramente l’indirizzo politico e amministrativo che la Regione Toscana intende intraprendere nei confronti del settore termale, che prevede la cessione e la liquidazione delle Terme di Montecatini e delle Terme di Chianciano".

Per il presidente di Federalberghi Montecatini Terme Dante Simoncini è da considerare "totalmente inadeguato il cronoprogramma che questo provvedimento impone, per i riflessi negativi che tale fretta causerebbe in un'auspicata trattativa nei confronti di un nuovo gestore". 

Tra le obiezioni di Danti c'è anche un altro aspetto, di natura tecnica: "L'intero impianto del provvedimento, si fonda sulle indicazioni della Legge Madia , su cui grava la sospensiva della Consulta. Negli interessi di un complesso e articolato mondo imprenditoriale, per il quale invece il servizio erogato dalle Terme risulta assolutamente strategico, facciamo appello al senso di responsabilità di chi rappresenta anche la proprietà, per scongiurare le conseguenze del provvedimento stesso, contro cui saremo comunque pronti a mobilitare tutte le iniziative utili e necessarie.”

Duro affondo anche da parte del presidente di Federalberghi Chianciano Terme Daniele Barbetti: “L’abbandono delle Terme di Chianciano è inaccettabile. Siamo pronti a intraprendere tutte le iniziative necessarie per tutelare i nostri associati. Invitiamo le istituzioni e le parti sociali a fare lo stesso, e ad attivarsi per impedire alla Regione Toscana di commettere questo gravissimo errore. Quella a cui stiamo assistendo non è una razionalizzazione delle società partecipate: siamo di fronte al completo abbandono del settore termale. Abbiamo bisogno di una forte governante del settore, le aziende termali sono strategiche non solo per le due città ma anche per l’indotto territoriale che creano. Dalla Regione Toscana ci aspettiamo il senso di responsabilità che ha chiesto allo Stato in merito alla questione Montepaschi, quando di fronte alla difficoltà dell’azienda ha sostenuto la necessità dell’intervento pubblico".

Il tempo, però, è poco, perché la Regione, conclude la nota di Federalberghi, "proprietaria al 73,81% della “Terme di Chianciano Immobiliare S.p.A.”, intende liquidare la società entro il 31 Luglio 2017. Simile sorte è indicata per la “Terme di Montecatini S.p.A.”, partecipata al 67,12% dalla Regione Toscana, per cui è invece prevista la cessione entro il 30 Giugno 2017".


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