Attualità giovedì 13 giugno 2024 ore 18:20
L'azienda vuol chiudere, 200 lavoratori a rischio
Da Cgil, Cisl e Uil l'allarme sul destino di Avi.Coop a Monteriggioni: "La Regione ha ricevuto la comunicazione di chiusura, adesso sarà sciopero"
MONTERIGGIONI — Il caso di Avi.Coop era già finito sul tavolo delle crisi aziendali della Regione nei primi giorni di Maggio, in quanto l'azienda di macellazione e confezionamento tacchini stava affrontando un calo di turni di lavoro, con preoccupazioni sul mantenimento del sito e dei livelli occupazionali.
Secondo quanto reso noto dai sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, la società avrebbe comunicato alla Regione la chiusura dello stabilimento di Monteriggioni, con il conseguente licenziamento di 200 lavoratori. Per questo, le organizzazioni hanno annunciato uno sciopero per il prossimo 20 Giugno.
"Una scelta gravissima vista la disponibilità messa in campo dalle istituzioni di supportare un percorso di riconversione del sito produttivo e la disponibilità delle maestranze a rivedere la propria attività lavorativa - hanno scritto i sindacati - all’azienda era stato chiesto solo di mantenere i livelli occupazionali attuali e quelli salariali a piena produzione per il tempo necessario a individuare un percorso di riqualificazione del quale si sarebbero fatte carico le istituzioni regionali e locali".
"Questa decisione metterà sul lastrico quasi 200 famiglie, visto che il personale, essendo per l’80% avventizio, non avrà neppure accesso a forme di sostegno al reddito se non la disoccupazione agricola che comunque non potrà essere riscossa prima del 2025 - hanno concluso nella nota - una bomba sociale sulle spalle di un territorio che si troverà a farvi fronte anche in termini di impoverimento produttivo. Uno schiaffo alle maestranze, ma anche alle istituzioni che si erano messe a disposizione".
Preoccupazione anche da parte della vicepresidente della Regione, Stefania Saccardi, e del consigliere del presidente Giani sulle crisi e il lavoro, Valerio Fabiani. "Chiudere una stabilimento come quello di Monteriggioni avrà ricadute negative sull’attività agricola di una parte importante della Toscana - hanno commentato - il nostro impegno è a salvaguardia della produzione e a tutela del territorio. Il tavolo e l’impegno a trovare una soluzione da parte nostra rimangono e chiederemo adesso di poter parlare direttamente con i vertici del gruppo Amadori".
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