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Attualità venerdì 12 giugno 2015 ore 16:00

Napolitano: "Difendere il passato è un limite"

L'ex presidente della Repubblica ha lanciato una provocazione al sindacato in occasione dell'apertura delle Giornate del lavoro organizzate dalla Cgil



FIRENZE — La festa della Cgil a Firenze è cominciata con una buona notizia e una staffilata. A dare la buona notizia è stato il sindaco Dario Nardella, salito sul palco per annunciare che un gruppo di imprenditori italiani e toscani è pronto a riaprire lo stabilimento della Seves. Che non si chiamerà più Seves e non si troverà più nello stabile di Sesto Fiorentino ma il core business, ovvero i mattoni in vetro cemento, rimarrà quello e, cosa più importante, verranno riassunti quasi tutti i 50 lavoratori attualmente in cassa integrazione.

La staffilata è arrivata invece dall'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, nel corso di un'intervista con Gerardo Greco mandata in onda in occasione dell'inaugurazione delle Giornate del lavoro a S.s. Annunziata, ha accusato la Cgil di essere un sindacato che guarda al passato.
"Il sindacato - ha detto Napolitano - è molto combattivo nel difendere le conquiste del passato. E questo è un limite". 

"Il sindacato ha proseguito Napolitano - deve essere capace di accettare la sfida della rappresentanza del nuovo mondo del lavoro".

Dopodichè, la spiegazione: "Il sindacato - ha detto Napolitano ha sofferto moltissimo delle conseguenze della crisi globale, della crisi dell'eurozona, e della crisi italiana. Ha sofferto molto perché il prezzo maggiore di questa crisi lo ha pagato il mondo del lavoro, e non è stato facile per i sindacati difenderlo. Uso questo verbo perché naturalmente è compito del sindacato difendere gli interessi dei lavoratori, e difendere il lavoro in quanto tale. L'espressione 'posti di lavoro' può non piacere, può apparire superata. Ma nel difendere chi ha un lavoro, lo ha perso o rischia di perderlo, lo cerca e non lo trova, credo che il sindacato abbia finito per essere un po' schiacciato sulla difensiva. E questo a mio avviso è un punto serio di riflessione". 

Riflessione che proseguirà nei prossimi giorni a Firenze dove arriveranno Ignazio Visco, Maurizio Martina, Rosy Bindi, Giuliano Poletti e Susanna Camusso, solo per citarne alcuni.


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Servizio di Tommaso Tafi
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