Attualità lunedì 13 maggio 2024 ore 18:20
Nel 2023 quasi 244mila interventi chirurgici in Toscana
I numeri delle operazioni negli ospedali si riavvicinano al 2019: in aumento la chirurgia oncologica, diminuiscono invece Ostetricia e Ortopedia
TOSCANA — Gli interventi chirurgici negli ospedali toscani, nel 2023, sono stati complessivamente 243.807, con un aumento di oltre il 12% rispetto al 2022 e, in misura maggiore, rispetto anche al 2021 (+20,2%) e al 2020 (+38,5%).
Secondo quanto riportato dall'Agenzia regionale di sanità, i numeri non sono poi così distanti da quelli del 2019, con una differenza del 2,7% che viene perlopiù attribuita al numero minore di parti cesarei e altri interventi legati alla gravidanza, quasi 4mila in meno in tutto.
Dopo l’ostetricia, le specialità che hanno mostrato il maggior decremento di volumi operatori sono l’Ortopedia e l'Oculistica: rispettivamente, con raffronto al 2019, si tratta di 1.129 e 1.092 interventi in meno.
Sono cresciuti invece gli interventi chirurgici oncologici. Nel 2023, i volumi della chirurgia oncologica per le dodici patologie monitorate hanno infatti superato complessivamente i livelli erogati in tutti gli anni precedenti, compreso il 2019 (+11,6%), con un incremento del 6,5% sul 2022.
Nel dettaglio, per il tumore alla mammella, al polmone, alla prostata, all'utero e al pancreas gli interventi sono cresciuti nel numero e i tempi di attesa mediani risultano inferiori o uguali a quelli rilevati prima della pandemia; per i tumori al colon, retto, fegato e stomaco il numero di interventi è invece leggermente inferiore, ma anche i tempi di attesa.
Crescono notevolmente anche gli interventi per tumori maligni della tiroide, addirittura oltre il 65% in più rispetto al 2019. Ruolo centrale, in quest'ambito, il polo ospedaliero di Pisa, riferimento a livello nazionale per il tumore alla tiroide.
Infine, superano i volumi di erogazione rispetto agli anni precedenti anche gli interventi programmati per la chirurgia non oncologica. Questo avviene per tutte le tipologie, mentre i tempi di attesa mediani sono in linea con quelli del 2019 per colecistectomia, ernia addominale, artroscopia e aneurisma dell’aorta addominale ed inferiori per protesi d’anca, di ginocchio e isterectomia.
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