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Attualità giovedì 02 maggio 2024 ore 11:08
Pronto soccorso, ecco i tempi d'attesa in Toscana
Nel 2023 oltre un toscano su tre si è rivolto all'emergenza urgenza ospedaliera. Accessi impropri in calo, permanenza più breve della media italiana
TOSCANA — Accessi impropri in calo e tempi medi di permanenza inferiori rispetto alle medie nazionali: è la performance dei pronto soccorso della Toscana, a cui nel 2023 si è rivolto oltre un toscano su tre. A mettere in fila i dati è Agenas, l'Agenzia per i servizi sanitari regionali.
Se il dato sugli accessi è in linea con la media nazionale e tutto sommato stabile rispetto a quello registrato nel 2022, ecco che la Toscana ha quasi dimezzato nel giro di un anno gli accessi impropri, ovvero di coloro per i quali rivolgersi al pronto soccorso non era necessario.
Dal rapporto di Agenas emergono anche altri numeri positivi per la sanità toscana riguardo i tempi di permanenza al pronto soccorso, ovvero la media di minuti intercorsi tra l’arrivo del paziente e la sua successiva dimissione: 116 contro 164 minuti del dato nazionale per quanto riguarda i codici bianchi, ovvero i casi in assoluto meno urgenti, ed una mediana di 66 minuti contro 111. Meglio della Toscana, riferendosi alla media aritmetica calcolata su oltre 66 mila accessi, hanno fatto nel 2022 solo Umbria e Bolzano.
Nel caso dei codici verdi la media toscana è stata invece di 171 minuti contro 230 (quasi 240 mila i pazienti che nel 2022 rientrano in questa categoria) – un risultato che è il migliore d’Italia dopo la provincia autonoma di Bolzano - e 396 minuti contro 416 per i codici gialli, con la Toscana che si situa in questo caso a metà classifica con oltre 840 mila casi trattati.
Anche per quanto riguarda l’accessibilità ai pronto soccorso la Regione Toscana si colloca sotto alla media italiana: se il 2,58% della popolazione italiana che abita nelle aree interne impiega più di 30 minuti a raggiungere il pronto soccorso più vicino, in Toscana la percentuale si riduce attestandosi all’1,7%. Secondo la Regione nei prossimi anni il dato potrà essere ulteriormente migliorato grazie ai nuovi presidi territoriali, come le case della comunità e gli ospedali di comunità, attivate con i fondi Pnrr: "Si prevede infatti che l’accesso oltre i trenta minuti si ridurrà allo 0,79%", afferma una nota.
Dalla presidenza della Regione e dall’assessorato al diritto alla salute della Regione Toscana arriva un commento positivo sui dati, benché vi sia la necessità di uno sforzo ulteriore per migliorare la presa in carico nel territorio e ridurre gli accessi impropri.
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