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Attualità venerdì 05 luglio 2024 ore 15:21
Nuova vita per 5 alpeggi dell'Appennino bagnonese
Recuperati e ristrutturati con un maxi intervento da quasi un milione di euro, accoglieranno escursionisti e fungaioli
BAGNONE — Taglio del nastro sull'appennino bagnonese, per 5 alpeggi di montagna per escursionisti e fungaioli, recuperati e ristrutturati, così come la relativa sentieristica, grazie ai fondi Psr per un totale complessivo di quasi un milione di euro.
Tornini, Garbia, Fagianelli, Baton e Matale, questi i nomi dei bivacchi inaugurati questa mattina nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato la vicepresidente e assessora regionale all’agricoltura e alle aree interne Stefania Saccardi, il sindaco di Bagnone Giovanni Guastalli, e il presidente del Parco Appennino Tosco Emiliano, Fausto Giovannelli, il presidente del Cai sezione Bagnone, Federico Santini, il presidente del Sigeric, Pierangelo Caponi e il presidente del Gruppo alpini di Bagnone, Edamo Barbieri.
Con il contributo del Cai l'alpeggio Tornini è stato pensato per essere accessibile a tutti, sia a persone con disabilità, sia a coloro che per varie ragioni non affrontano i sentieri più impegnativi.
L'intervento sui 5 alpeggi oggi inaugurati si inserisce in un quadro di 121 progetti finanziati sulla misura 8.5 per ripristinare rifugi/bivacchi e sentieri inseriti nelle aree appenniniche e delle Alpi Apuane sui territori della Lunigiana, Garfagnana e Media Valle, per un totale di circa 3,5 milioni di euro di finanziamenti erogati.
“Questi alpeggi - ha detto la vicepresidente e assessora Stefania Saccardi - ci raccontano storie in cui affonda le radici gran parte della popolazione toscana, storie fatte di colori e di odori, quando ricotta e formaggio non erano soltanto prodotti naturali, ma un rito, un veicolo di messaggi inviati alla città. Con l’abbandono delle aree montane dell’Appennino, un tempo presidiate da questi pastori, si sta perdendo la memoria dei luoghi e delle persone che hanno contribuito a caratterizzare le tradizioni, la cultura e le produzioni della montagna, oltre a vedere la riduzione della biodiversità naturale nelle sue componenti vegetale ed animale. Per questo motivo abbiamo ritenuto di rivolgere l’attenzione verso questi sistemi territoriali che svolgono importanti funzioni ambientali, paesaggistiche, storico-culturali e turistiche, ritenendo strategico investire risorse nel recupero di alpeggi, bivacchi e sentieri di montagna”.
“Sono convinta - ha concluso Saccardi - che l’assoluta straordinarietà di questi luoghi possa trasformarsi in una opportunità per lo sviluppo di un diffuso sistema turistico rurale sostenibile ed accessibile a tutti, innescando un processo di rivitalizzazione di queste aree e delle loro comunità che svolgono un prezioso ruolo di presidio e preservazione del territorio montano”.
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