Pandemia Covid, in calo Rt e incidenza

Aumentano in Italia i malati nei reparti Covid ordinari e i nuovi positivi individuati per l'insorgenza dei sintomi e non attraverso il tracciamento

ROMA — Il nuovo monitoraggio della pandemia di Covid dell'Istituto superiore di sanità disegna un quadro di stabilità nonostante l'incremento di nuovi casi di contagio che ha portato l'indice Rt sopra la soglia epidemica di sicurezza 1 (un positivo che contagia solo un'altra persona) dal 18 Marzo scorso, soprattutto per l'alta contagiosità della variante Omicron e delle sue sottovarianti che peraltro continuano a colpire soprattutto le persone non ancora vaccinate o che non hanno effettuato la terza dose di siero. "L'epidemia di Covid è in lieve miglioramento ma si conferma, contestualmente, un aumento delle ospedalizzazioni nei reparti di area medica e una stabilizzazione del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva - ha commentato il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro - Si raccomanda dunque il rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive e il completamento del ciclo vaccinale".

Vediamo i dati principali nel nuovo monitoraggio.

- E' in calo l’incidenza settimanale del contagio a livello nazionale: dal primo al 7 Aprile sono stati rilevati, in media, 776 nuovi positivi ogni 100mila abitanti contro gli 836 del monitoraggio precedente.

- Nel periodo compreso fra il 16 e il 29 marzo 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,15 in diminuzione rispetto alla settimana precedente . L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero invece rimane costante a 1,03.

- Il tasso di occupazione da parte di malati di Covid delle terapie intensive è stabile al 4,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 07 aprile) rispetto al 31 marzo. Il tasso di occupazione dei reparti Covid ordinari a livello nazionale è invece salito al 15,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 07 aprile) contro il 15,2% di 7 giorni fa. Quattro Regioni (Abruzzo, Umbria, Basilicata e Puglia) hanno un tasso di occupazione dei reparti di rianimazioni superiore alla soglia del 10%. I valori più alti per quanto riguarda invece i reparti di area medica sono stati riscontrati in Umbria (41,2%), Calabria (32%) e Sicilia (26,3%). Ricordiamo che, in questo caso, la soglia di sicurezza è il 30%.

- La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti di casi positivi già noti è in lieve diminuzione (13% contro il 14% la scorsa settimana). È in lieve aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38% contro il 37%), mentre diminuisce lievemente la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (48% contro 49%).

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