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GIALLO Mazzola giovedì 13 aprile 2023 ore 09:00

La svedese, il cinese, il francese... ad ognuno il suo nome

Tre noir di Giancarlo De Cataldo, Andrea Cotti e Massimo Carlotto e altri due racconti di Daniele Monti e Vittoria Giaganini partecipanti al corso di scrittura “Storia a tinte gialle”



PECCIOLI — Se è vero che “nomina sunt omina”, ovvero, se davvero i nomi sono presagi, come dicevano gli antichi latini, ognuno si merita il proprio, che spesso gli calza proprio a pennello.

Pensiamo a La Svedese (Einaudi, 2022) di Giancarlo De Cataldo, Sharon, una ragazza normale che si accosta quasi per caso al mondo della malavita e qui si guadagna il suo soprannome. “Roma non ha più un padrone, ognuno può prenderne un pezzo. Lei lo ha fatto. Era una ragazza di borgata come tante, con sogni nemmeno troppo grandi. Poi ha afferrato un'occasione, ed è diventata la Svedese. Sharon, detta Sharo, poco più di vent'anni, bionda, alta, magra, la faccia sempre imbronciata; non una bellezza classica, eppure attira gli uomini come il miele le mosche. Vive in periferia con la madre invalida e ha bruciato un bel po' di lavoretti precari sempre per la stessa ragione: le mani lunghe dei capi. Poi una misteriosa consegna portata a termine per conto del fidanzato, un piccolo balordo, cambia la sua esistenza. Con la protezione di un annoiato aristocratico, Sharo inizia la sua irresistibile ascesa criminale. Ma la mala che conta, quella che controlla il mercato della droga, si accorge di lei e comincia a tenerla d'occhio, a guardarla con rispetto, con timore, con odio. Lì, in quell'ambiente, nella zona oscura della città, nessuno la chiama più con il suo nome. Per tutti è la Svedese”.

Sempre nella capitale è ambientato il poliziesco di Andrea Cotti intitolato Il Cinese (Rizzoli, 2018). “Sono il vicequestore aggiunto Luca Wu, e sono nato in Italia da genitori cinesi. Sono italiano e sono cinese”. Luca ha un distintivo della polizia e un cognome che suona strano. Luca Wu è il primo vicequestore italiano di origini cinesi ed è in forza al Commissariato di Tor Pignattara, a Roma est, un vero crocevia interculturale. La situazione precipita nella capitale quando due rapinatori ammazzano un commerciante cinese e la sua bambina. Per risolvere questo grosso pasticcio nella Chinatown romana serve uno sbirro come Wu, appartenente a entrambe le comunità: quella italiana e quella cinese. Ribelle per natura e marito infedele, seduttore incallito ed esperto di kung fu, Luca Wu comincia ad indagare nel mondo parallelo di una comunità radicata, ma impenetrabile… quella cinese. Il protagonista stesso si merita l’appellativo di “Cinese”, a metà strada tra la comunità italiana e quella cinese, un personaggio che descrive una storia di grande attualità e offre una visione chiara e precisa su un mondo e su un’altra civiltà.

Nel suo giro lo chiamano Il Francese (Mondadori, 2022). E’ il protagonista dell’omonimo romanzo di Massimo Carlotto, che gestisce una “maison” di dodici donne pronte a soddisfare i clienti più esigenti. Una di loro però scompare nel nulla e il Francese, l’ultimo ad averla vista, diventa subito il principale indiziato. Per discolparsi è costretto a cercare la verità da solo e a sondare un mondo, quello della prostituzione di alto livello, dove nessuno rispetta le regole.

E’ dunque il gergo a farla da padrone, spesso quello della malavita. I personaggi perdono il loro nome di battesimo e acquistano un nuovo nome inventato a partire dalle loro caratteristiche più salienti, proprio per entrare a fare parte di certi pericolosi ambienti.

A cura dello Staff della Biblioteca Fonte Mazzola di Peccioli

CONSIGLI DI LETTURA

STORIA A TINTE GIALLE

Continuiamo la pubblicazione in QUIeBook di altri due racconti scritti dai partecipanti del corso di scrittura “Storia a tinte gialle” tenuto dal giornalista Andrea Marchetti presso la nostra Biblioteca Fonte Mazzola. Vi proponiamo la lettura di “Cosa apparirà” di Daniele Monti “In caduta Libera” di Vittoria Giaganini.

Ecco i loro incipit:

“Peccioli (Pisa), 31 ottobre 2009 - Una corsa disperata verso il buio del bosco.Pochi passi e quattro pallottole lo raggiungono alla schiena e alla testa. L’ultimo colpo sparato a bruciapelo come una firma dell’assassino che non ha voluto lasciargli la speranza di sopravvivere e per indicare un’esecuzione della malavita: Giuseppe Nola doveva morire”. Questo è l’inizio del racconto di Daniele Monti.

Vittoria Giaganini invece inizia così il suo “In caduta libera”: “Quel giorno iniziò molte ore prima dell’alba, e il primo rintocco delle campane fu sostituito da un grido d’aiuto. Il figlio del calzolaio stava risalendo Via Carraia dopo una serata con gli amici quando una macchia scura offuscò il cielo stellato, prese la forma di un essere umano vestito di nero che volteggiava in aria e precipitava sul lastricato di Piazza del Popolo come un’aquila in picchiata verso la preda”.

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Perché proprio il giallo a Fonte Mazzola?

Tutto è iniziato nel 2016 con Parole Guardate, il nostro Festival del giallo. Un progetto di contaminazione tra teatro, letteratura e scrittura, per adulti e bambini.

La particolarità del progetto Parole Guardate è stata quella di incentrare le sue attività e gli eventi sulle opere di un unico scrittore: negli anni sono stati protagonisti grandi e prolifici autori come Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Marilù Oliva, Giampaolo Simi, Piergiorgio Pulixi, penne che hanno riscosso molto successo e affetto da parte del pubblico.

La Biblioteca Comunale e Archivio Fonte Mazzola, con i suoi 400 metri quadri di ampiezza e una collocazione spettacolare sul limitare della campagna pecciolese, è stata inaugurata il 26 gennaio 2019. Qui puoi trovare una sezione dedicata al giallo italiano e straniero (americano, inglese, nord-europeo, francese…) e un patrimonio librario composto da ottomila volumi, la preziosa collezione del prof. Arnaldo Nesti, consistente in altri novemila volumi e la donazione del Prof. De Santi, composta da altri mille libri, rari e di pregio, monografici sul cinema.

Tutti gli spazi sono utilizzabili in assenza dell’operatore bibliotecario ogni giorno dalle h. 8 alle 24 (compresi la domenica e i giorni festivi), tramite un codice personale di accesso. L’iniziativa, unica sul territorio della Valdera, è il fiore all’occhiello della nostra Biblioteca e permette a numerosi studenti e utenti di frequentare in libertà, ma con assoluto rispetto, le sale a disposizione.

Qui troverai una Biblioteca dei Ragazzi con un’ampia varietà di letture dedicate in una luminosa sala, rivolta verso l’Anfiteatro Fonte Mazzola; lo Speaker’s corner, l’angolino del parlato, la nuovissima attività proposta agli utenti dai 6-14 anni in cui un nostro operatore esperto sarà a disposizione per conversare in lingua inglese. Per la fascia di età 8-12 sarà organizzato un circolo di piccoli lettori, dal titolo Dieci piccoli detective: incontri mensili dedicati alla lettura e dinamiche dei romanzi gialli.

Tante le attività della Biblioteca gli incontri del Circolo dei Lettori, il corso di scrittura dal titolo: Storia a tinte gialle, recentemente conclusosi, un rinnovamento del Progetto Parole Guardate che si è incentrato sul giallo storico, in dieci appuntamenti che si sono tenuti da novembre a febbraio. Adesso sono pubblicati su Quinewsvaldera i racconti ideati dai partecipanti al corso di scrittura tenuto da Andrea Marchetti. Dei benefits sono dedicati ai nostri studenti e ai nuovi iscritti: ad esempio, chi è in possesso del codice di ingresso della Biblioteca può partecipare a Studiare senza stress, tre incontri dedicati al potenziamento della memoria e il miglioramento dei metodi di studio, tenuti dal docente Stefano Intini.

Per celebrare l’importanza della lettura come conoscenza e crescita personale, abbiamo avviato Librarsi, un’iniziativa condotta dalla psicologa e psicoterapeuta Rachele Bindi, legata alla Libroterapia, un metodo che parte dalla lettura, per promuovere il benessere psicologico e la crescita personale di ciascuno. Presso la Biblioteca Comunale di Peccioli i lettori hanno avuto a disposizione dal mese di maggio scorso una scatola dove poter inserire i titoli dei libri che hanno rivestito un particolare ruolo di formazione durante la loro vita. I suggerimenti così raccolti stanno per essere elaborati e restituiti in chiave libroterapica dalla psicologa Rachele Bindi nei prossimi incontri.


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