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Attualità giovedì 08 ottobre 2020 ore 12:55
Pegaso d'oro ai ricercatori Toscana Life Sciences
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Il massimo riconoscimento della Regione sarà conferito per le ricerche sugli anticorpimonoclonali in grado di neutralizzare il nuovo coronavirus
SIENA — Il neo-presidente della Toscana Eugenio Giani ha annunciato la decisione di conferire il Pegaso d’oro, simbolo e massimo riconoscimento della Regione Toscana, ai ricercatori della Fondazione Toscana Life Sciences di Siena che, partendo da 30 sacche di sangue di persone contagiate da Covid-19 in cura all'ospedale Spallanzani di Roma ed alle Scotte di Siena, sono riusciti ad ottenere anticorpi monoclonali che sembrano neutralizzare il virus.
La Regione Toscana è il principale finanziatore ed uno dei soci fondatori della Fondazione Toscana Life Sciences, presieduta dall’ingegnere biomedico Fabrizio Landi. Nella tarda serata di ieri il presidente Giani si è recato a sorpresa a visitare il team di giovani ricercatori, guidati dal professor Rino Rapuoli, per vedere di persona i risultati ottenuti.
"Si tratta di un evento storico - ha detto il presidente - che rappresenta un fondamentale passo avanti nella costruzione di un farmaco efficace nella lotta al Covid-19. Per ringraziare la Fondazione Toscana Life Sciences e ricordare l’immensa importanza che ha per la Toscana il mondo della ricerca, ho deciso di conferire ad essa ed ai professori Landi e Rapuoli che sono a capo del progetto, il Pegaso d’oro simbolo della Regione”.
“Questi giovani ricercatori, che hanno raggiunto risultati importantissimi, rappresentano letteralmente il futuro della Toscana – ha aggiunto Giani - ho voluto condividere con loro l’emozione dei primi risultati: gli anticorpi raccolti, testati su cavie animali, si sono mostrati efficaci sia nella prevenzione che nella cura del virus Covid-19. Se la terapia avrà successo anche nella sperimentazione sull’uomo, potremmo sperare in un farmaco entro i primi mesi del nuovo anno. E la Toscana sarà pronta ad aiutare il mondo intero nel contenimento della pandemia”.
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