Cronaca mercoledì 19 febbraio 2025 ore 16:40
Muore dopo aver mangiato un insaccato, chiesto il rinvio a giudizio per il produttore

Le indagini dopo la segnalazione dell'Asl a seguito della morte di una donna: avrebbe mangiato insaccati con Listeria monocytogenes oltre il limite
PERUGIA — È stato chiesto il rinvio a giudizio, al termine delle indagini preliminari, per un imprenditore della provincia di Arezzo, il quale avrebbe prodotto con la propria azienda agraria degli insaccati contenenti il batterio Listeria monocytogenes oltre ai limiti consentiti, che avrebbero provocato la morte di una donna di 60 anni.
Quest'ultima era stata ricoverata d'urgenza con forti dolori addominali all'ospedale di Città di Castello, dove è scomparsa quasi un mese dopo nonostante diverse terapie. A quel punto, lo stesso ospedale ha avviato degli accertamenti, che hanno fatto emergere la presenza del batterio; dopo ulteriori controlli e campionamenti, i sanitari hanno individuato il batterio all'interno di un insaccato acquistato in una attività commerciale di Umbertide, ma prodotto, appunto, nella provincia aretina.
Le indagini sono quindi cominciate nel momento in cui la Procura di Perugia, nei primi giorni di Marzo dello scorso anno, era stata informata dall'Usl Umbria 1 di presunte violazioni della disciplina igienica della produzione e vendita di sostanze alimentari.
La Procura ha quindi incaricato il Nucleo antisofisticazione dei Carabinieri di Perugia di condurre degli accertamenti. Gli inquirenti, inoltre, hanno inoltre incaricato anche un medico legale e un esperto in malattie di origine batterica di verificare se il decesso potesse essere considerato come determinato dall'assunzione dell'insaccato. Alla fine, dopo aver notificato l'avviso di conclusione delle indagini al titolare dell'azienda, è stato richiesto il rinvio a giudizio.
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