RIGASSIFICATORE giovedì 26 gennaio 2023 ore 16:00
Rigassificatore, si lavora per il via a Maggio
Completato il 40% dell'opera in vista dell'arrivo della nave. Il presidente della Regione in sopralluogo a Piombino. Tutti i numeri del cantiere
PIOMBINO — Oltre 450 lavoratori impiegati tra appalto e subappalto di cui più di 300 risiedono attualmente sul posto in trasferta, 40 addetti alla direzione dei lavori, 21 ditte subappaltatrici di cui tre livornesi e 7 toscane, 147 fornitori 27 dei quali livornesi e 35 toscani per 96.000 ore lavorate finora: sono tutti i numeri del cantiere Snam sull'area del porto di Piombino in cui dovrà arrivare il rigassificatore, la nave Golar Tundra la cui entrata in funzione è prevista per il Maggio prossimo, già che il 40% dei lavori risulta già concluso.
Stamani in sopralluogo al cantiere si è recato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha poi fatto il punto sullo stato dell'opera propedeutica allo stazionamento della nave nel porto piombinese per tre anni e al suo collegamento con una tubatura di 8 chilometri e 800 metri alla dorsale tirrenica del gasdotto che attraversa la penisola.
La banchina che accoglierà la nave Golar Tundra, ha ricordato Giani, è quella che era stata realizzata per smontare la Costa Concordia dopo il naufragio all’isola del Giglio. La nave da crociera venne poi smantellata a Genova, ma così adesso per la prima volta quello spazio "trova finalmente una sua vocazione, che rende peraltro un servizio fondamentale a tutti gli italiani”, sottolinea il presidente della Toscana.
Al Golar Tundra, poco più di 300 metri di lunghezza, arriverà il gas liquido a 172 gradi sotto zero, pronto a tornare gassoso e a temperatura ambiente. Parte del cantiere è nella palude attorno al parco eolico, dove la condotta che arriverà dal porto, passando sotto ad un braccio di mare di 1.200 metri, si allunga sul litorale per poi deviare ad angolo retto verso l'interno.
A sorreggere le manichette penserà una torre alta 25 metri, circa la metà dell'altezza della nave, di cui si stanno allestendo le fondazioni. Poi si vanno approntando la strada per il passaggio della tubatura e le opere necessarie al sistema anticincendio e di gestione dell’impianto: 500 segnali e parametri saranno scambiati, una volta operativa, tra nave e sala di controllo.
Lo scavo sotto il braccio di mare, ha spiegato Giani, viene effettuato con una fresa che toglie la terra 40 metri al di sotto del fondale e contemporaneamente spinge all’interno la tubatura del diametro di circa 1 metro e 20 centimetri dove passerà il gas. Si perché: “Quando a Maggio la nave rigassificatrice potrà entrare in funzione permetterà di immettere nella rete nazionale fino a 5 miliardi di metri cubi di gas l’anno", ricorda ancora il presidente.
Nutrito il capitolo compensazioni: “La strada che dovrà arrivare al porto, la possibilità di operare sulla bonifiche con la strada di cantiere provvisoria, in terra battuta, che è stata costruita per il tubo del gas e che potrà aiutare ad entrare in zone altrimenti paludose, e poi gli sconti in bolletta e le energie rinnovabili costituiscono un volano di sviluppo che questa attività porta in termini di lavoro, innovazione e prospettive in una città che vuole presto veder rilanciato anche il polo siderurgico”, enumera Giani.
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