Attualità domenica 29 marzo 2020 ore 16:30
La fisica può aiutare a sconfiggere la pandemia
Ogni sera su FB un grafico aggiornato sullo stato dell'epidemia in Toscana. Un "gioco" di un docente pisano utile per capire l'andamento del contagio
PISA — Non è una rilevazione ufficiale né pretende di essere uno strumento per fare previsioni sulla possibile durata dell'epidemia di coronavirus in Toscana, ma il grafico che ogni sera il professor Alessandro Tredicucci, docente ordinario di fisica all'Università di Pisa, pubblica su Facebook sicuramente dà un'idea di come stia evolvendo il contagio in Toscana. Perché pubblicarlo? Per commentare insieme agli altri utenti del social i numeri e visualizzare graficamente lo stato delle cose, fotografato con metodo scientifico.
Toscanamedia QUInews ha raggiunto il professor Tredicucci per chiedergli un aiuto nella lettura dei dati pubblicati su Facebook.
Questo, ad esempio, il grafico postato lo scorso 26 marzo 2020:
Le curve verde, blu e rosa, sono curve esponenziali e rappresentano il tempo di raddoppio del contagio rispettivamente nei primi dieci giorni dell'emergenza (verde), poi dal decimo al diciassettesimo giorno (blu) e infine dal diciassettesimo al ventiquatttresimo (rosa): la progressiva minore ripidità delle curve mostra che, progressivamente, il contagio decelera.
Una curva orizzontale indica l’arresto totale del contagio. Se inizialmente il tempo di raddoppio del contagio era di due giorni e mezzo (verde), poi diventa di quattro giorni (blu) e infine di sei (rosa). Questo sembra indicare che le precauzioni adottate per contrastare la diffusione del virus, stiano funzionando: e ci dà motivo maggiore per osservarle scrupolosamente.
Le curve esponenziali, spiega il docente, vanno avanti all'infinito e sono utili a descrivere le fasi iniziali del fenomeno, in questo caso, appunto, la velocità del raddoppio del contagio. A dare un'idea di come potrebbe evolvere l'epidemia nel medio termine è invece la curva rossa, detta curva logistica, che viene usata per descrivere appunto le diffusioni epidemiche.
Il docente l’ha "fittata", cioè aggiustata sui dati veri (i punti neri sulla curva), in modo da poter stimare il numero ipotetico di contagiati con cui si "satura", quando la curva inizia a deviare dalla curva esponenziale e quanto tempo impiega a deviare.
In ogni caso, precisa il docente, "il "fit" della curva logistica al momento non è utilizzabile per estrarre parametri come il numero finale di contagiati". La ragione è che i dati ancora si adattano bene a diverse curve logistiche con numeri di saturazione molto diversi, e quindi non ci sono abbastanza dati per poter fare previsioni. Insomma la diffusione sta migliorando ma ancora non si può prevedere in che tempi e in che misura si fremerà il contagio.
Dario Pagli
© Riproduzione riservata
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