Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 19:30 METEO:FIRENZE13°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
domenica 16 marzo 2025
Tutti i titoli:
corriere tv
L'amministrazione Trump deporta centinaia di migranti in El Salvador: il video choc degli uomini incatenati
L'amministrazione Trump deporta centinaia di migranti in El Salvador: il video choc degli uomini incatenati

Attualità lunedì 10 febbraio 2025 ore 13:46

Piante e nanoplastiche, gli effetti del clima

Una ricerca ha analizzato come il cambiamento climatico influenzi l'assorbimento di questo materiale, con effetti negativi sull'inquinamento



PISA — Più fa caldo e più le piante assorbono nanoplastiche. Lo rivela uno studio dell’Università di Pisa, che per la prima volta ha analizzato come il cambiamento climatico amplifichi l'inquinamento legato a questo materiale.

La ricerca, pubblicato sulla rivista Plant Physiology and Biochemistry, è stata condotta dal gruppo di Botanica guidato dalla professoressa Monica Ruffini Castiglione e dal team di Fisiologia Vegetale della dottoressa Carmelina Spanò, con la collaborazione delle ricercatrici Stefania Bottega e Debora Fontanini. L’esperimento ha analizzato l’assorbimento delle nanoplastiche in Azolla filiculoides Lam, una piccola felce acquatica, utilizzando nanoplastiche di polistirene, uno dei materiali più comuni per la produzione di imballaggi e oggetti monouso.

Secondo i dati raccolti nell'ambito dello studio, quando le temperature aumentano arrivando a 35 gradi, anche la presenza di nanoplastiche aumenta notevolmente all'interno della pianta rispetto alla situazione ottimale a 25 gradi. 

"Questo - spiega una nota dell'ateneo pisano- provoca il deterioramento dei parametri fotosintetici e l’aumento dello stress ossidativo e della tossicità nelle piante. L’impiego di nanoplastiche fluorescenti ha inoltre permesso alle ricercatrici di tracciarne con precisione l’assorbimento e la distribuzione nei tessuti e negli organi vegetali".

“Il maggior assorbimento di nanoplastiche in condizioni di alte temperature solleva preoccupazioni riguardo al possibile impatto sulle colture di interesse agronomico, con implicazioni potenzialmente rilevanti per l’ingresso di queste sostanze nella catena alimentare”, spiegano Monica Ruffini Castiglione e Carmelina Spanò.

La ricerca - sottolinea Ruffini Castiglione - evidenzia come il riscaldamento globale non solo peggiori gli effetti della plastica nell’ambiente, ma possa generare nuove sinergie pericolose tra fattori ambientali e inquinanti. “Questo deve aumentare la nostra consapevolezza e portare a un maggiore impegno verso comportamenti più sostenibili, come ridurre il consumo di plastica monouso”.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno