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Cronaca mercoledì 26 settembre 2018 ore 19:00

Rogo sui monti pisani, drammatica conta dei danni

Sul versante calcesano l'incendio è stato spento e gran parte degli evacuati sono rientrati nelle abitazioni. Sfollati ancora fuori casa a Vicopisano



CALCI — L'ingente dispiegamento di uomini e mezzi e il decisivo intervento di aerei ed elicotteri, che per anche tutta la giornata di oggi hanno fatto la spola con il mare e l'Arno per caricare l'acqua da gettare sul rogo, ha quasi scritto la parola fine al terribile incendio andato avanti praticamente per 48 ore sul Monte Pisano.

Una apocalisse dai numeri impressionanti: mille ettari andati in fumo tra bosco e ulivi, settecento sfollati nella prima fase ( e alcuni di essi non hanno ancora potuto fare ritorno a casa ), danni per milioni di euro al patrimonio ambientale e paesaggistico, almeno dieci case devastate dal fuoco a Montemagno, centinaia di uomini e mezzi che hanno lavorato ininterrottamente per combattere le fiamme, due comuni, Calci e Vicopisano, colpiti in pieno dalla furia del rogo.

Se sul versante calcesano, da dove l'incendio è partito, in zona Montemagno, si è scritta la parola fine, resta ancora attivo un fronte di fuoco su Vicopisano. Una circostanza che ha costretto il sindaco Taglioli a prorogare l'ordinanza di evacuazione dalle case in alcune zone anche per questa notte. Nello specifico le case sul monte, versante da Noce a San Jacopo, mentre escono dall'ordinanza le case sottomonte sulla Provinciale Vicarese nel borgo di Noce, a Cucigliana, a Lugnano - zona nord via Vecchia Provinciale Vicarese. Le scuole a Vicopisano saranno comunque regolarmente aperte.

A Calci invece, dove in una prima fase erano state evacuate cinquecento persone da frazioni e case sparse, gli sfollati hanno potuto fare ritorno a casa proprio in queste ore e anche le scuole domani saranno aperte. Un lento ritorno alla normalità, in uno scenario che in molti punti è lunare.

C'è stato anche chi la casa la ha persa, ma, come ha ricordato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, presente da subito sui luoghi della tragedia, "Non ci sono stati morti o feriti e tutto è rimediabile". Decisivo, da questo punto di vista, oltre l'impegno della Regione che ha dichiarato lo stato di emergenza regionale, anche l'impegno del Governo per il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, che potrebbe fare affluire risorse per le richieste di risarcimento danni.

Intanto la Camera di Commercio di Pisa ha stanziato 100mila euro per le imprese colpite e da più parti si stanno organizzando iniziative di solidarietà, soprattutto per le persone che hanno avuto le abitazioni bruciate.

Vanno avanti in parallelo anche le indagini. C'è la consapevolezza che il rogo sia doloso ed è stato aperta una inchiesta in Procura, ma, al momento, non ci sono "Liste di sospetti".


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