Attualità mercoledì 19 giugno 2019 ore 09:28
Ricerca, Sant'Anna nella top ten mondiale
La Scuola tra i primi dieci atenei al mondo nel Qs ranking per l’impatto della ricerca prodotta in rapporto al numero di docenti e ricercatori
PISA — La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ottiene nuovi, lusinghieri risultati nella sedicesima edizione del Qs World University Rankings, la classifica universitaria globale più consultata al mondo, che comprende i mille migliori atenei a livello globale. La nuova edizione, in pubblicazione oggi da parte degli analisti di QS Quacquarelli Symonds e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa risulta la decima università al mondo relativamente alle “Citations per Faculty”, l’indicatore che misura l’impatto della ricerca prodotta rispetto al numero di ricercatori.
Si tratta di “un risultato eccezionale”, come lo definiscono gli stessi analisti di QS Quacquarelli Symonds. Non è l’unico indicatore che premia la Scuola Superiore Sant’Anna che si conferma, infatti, tra i primi 200 atenei al mondo e, relativamente alle università italiane presenti nel ranking, mantiene la seconda posizione, dopo il Politecnico di Milano e a pari merito con l’Università di Bologna. Inoltre, la Scuola Superiore Sant'Anna e la federata Scuola Normale Superiore sono le uniche due università italiane a classificarsi entro le prime 100 al mondo nel rapporto “Faculty/Student”, indicatore che misura la proporzione tra docenti e allievi.
“I risultati del Qs World University Rankings - ha commentato la Rettrice Sabina Nuti - confermano lo straordinario impegno portato avanti dai docenti e dai ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dal mio predecessore Pierdomenico Perata, a cui voglio esprimere la gratitudine di tutta la nostra comunità. La nostra strategia, focalizzata in particolare sulla ricerca, si è rivelata vincente e oggi ne arriva un’ulteriore conferma. Considerando le nostre piccole dimensioni, concordo con Ben Sowter, Direttore della QS Intelligence Unit, e ritengo questo risultato sulla ricerca e, più in generale, sul nostro posizionamento complessivo, come un risultato eccezionale”.
“I parametri valutati per queste classifiche tengono conto, da un lato, della produzione scientifica e, dall’altro, del livello di reputazione dell’ateneo, validato dalle citazioni ma soprattutto dal riconoscimento tra pari. Riuscire a competere, ad essere conosciuti e soprattutto riconosciuti come istituzione di riferimento internazionale è un elemento di soddisfazione. Considerando che la Scuola Superiore Sant’Anna non è presente in tutte le discipline, ma soltanto nei settori delle Scienze Sociali (Economia e Management, Giurisprudenza, Scienze politiche) e delle Scienze Sperimentali (Ingegneria industriale e dell’informazione, Medicina, Scienze Agrarie e Biotecnologie) e che conta solo su circa 150 tra docenti e ricercatori e circa 250 assegnisti di ricerca, il successo conseguito sulla ricerca è ancora più significativo.”
“Pensando al futuro - ha concluso Nuti -, la sfida è consolidare questi risultati e investire ancora di più sui temi di frontiera combinando questa eccellente capacità di produzione scientifica con la capacità di divulgarne i risultati, dando pieno compimento alla ‘terza missione’ delle università, per farne un patrimonio che possa dare valore aggiunto alla collettività”.
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