Attualità mercoledì 06 maggio 2020 ore 16:40
Ponte crollato, la soletta troppo pesante e la frana
Dai primi accertamenti, sul clamoroso collasso del viadotto di Albiano potrebbero aver influito una soletta apposta negli anni '90 e una frana
ROMA — Cominciano ad essere messi a fuoco i fattori che potrebbero aver contribuito al crollo totale del viadotto di Albiano Magra, in Lunigiana, avvenuto l'8 Aprile scorso lungo la strada statale 330 (vedi qui sotto gli articoli collegati). Una vicenda che ha riacceso i riflettori sulla sicurezza delle infrastrutture italiane e sulla quale la procura ha aperto un'inchiesta con 17 indagati, tutti esponenti dei due enti che si sono avvicendati nella gestione del ponte, l'Anas e l'amministrazione provinciale di Massa Carrara.
Parlando alle commissioni trasporti e ambiente della Camera, la ministra delle infrestrutture Paola De Micheli ha spiegato che "dai primi esami sono emerse alcune circostanze che potrebbero aver contribuito a generare il crollo".
Nello specifico, la ministra ha citato una "soletta collocata sul viadotto negli anni '90 che avrebbe provocato un sovraccarico che potrebbe aver eroso gran parte del margine di sicurezza imposto all'epoca della progettazione".
Un altro elemento è la spinta provocata sul viadotto dal "lento avanzare" di una frana avvenuta sul lato Caprigliola.
Le analisi tecniche sulla cause della frana comunque proseguono, al di là accertamenti della procura su eventuali carenze nei controlli e nelle opere di manutenzione operate sul ponte nel corso degli anni dagli enti competenti.
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