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Attualità mercoledì 08 aprile 2020 ore 15:27

Ponte crollato, per l'Anas non c'erano criticità

il ponte crollato

In una lettera inviata al Comune nell'agosto 2019 l'Anas scriveva: "Il viadotto non presenta criticità tali da compromettere la funzionalità statica"



AULLA — La ministra delle infrastrutture De Micheli ha chiesto all'Anas una relazione in tempi brevissimi sul clamoroso crollo del viadotto di Albiano sul fiume Magra, lungo la statale 330 (ex strada provinciale 70), avvenuto questa mattina (vedi articoli collegati). Nel cedimento sono rimaste lievemente ferite solo due persone che stavano transitando sul ponte, una su un furgone e l'altra su una vettura. Tuttavia, trattandosi di una viabilità trafficatissima in tempi normali e semideserta stamattina solo in virtù dell'emergenza coronavirus, solo il caso ha evitato una strage analoga a quella del ponte Morandi di Genova. Anche perchè il viadotto in questione era già un sorvegliato speciale, alla luce di crepe e altri problemi strutturali segnalati dal Comune all'Anas fin dall'estate 2018.

In particolare il 16 agosto 2019 il sindaco di Aulla, Roberto Valettini, dopo alcuni colloqui verbali, aveva inviato all'Anas una nota in cui chiedeva una verifica più approfondita sulla tenuta del tratto della strada provinciale che va da Aulla fino al viadotto compreso, "atteso che il ponte adduce alla statale 62 della Cisa ed è abnormemente sollecitato dal transito forzato dei mezzi pesanti" si legge nella nota. Una missiva dal contenuto analogo era stata inviata dal sindaco all'Anas anche nel novembre successivo, dopo che sull'asfalto del ponte si era prodotta una lunga fessurazione che aveva ulteriormente allarmato la cittadinanza. Come raccontato dal sindaco, nel 2019 l'Anas ha risposto due volte alle sollecitazioni del Comune, una volta ad agosto e un'altra a novembre, allegando la fotocopia della risposta di agosto: "Il viadotto di Albiano - ha scritto l'Anas -  non presenta al momento criticità tali da compromettere la sua funzionalità statica e sulla base di ciò non sono giustificati provvedimenti emergenziali sul viadotto stesso".

Tradotto dal burocratichese, nonostante tutti gli allarmi lanciati dal Comune, l'Anas non ha mai rilevato problemi strutturali che potessero giustificare l'adozione di provvedimenti di limitazione del traffico.

In un video messaggio su Facebook il sindaco Valettini ha raccontato nel dettaglio tutta la vicenda (lo trovate in fondo all'articolo).

In attesa di far luce sulle cause e le eventuali responsabilità del crollo, la Regione Toscana ha attivato la protezione civile per registrare le necessità più urgenti della popolazione e mettere a punto gli interventi di salvaguardia del regime idraulico del fiume Magra, il cui letto è stato invaso dalle macerie del viadotto.

Su richiesta della Regione, il dirigente del Genio civile Toscana Nord, Enzo Di Carlo, si è recato sul posto per verificare gli aspetti idraulici di propria competenza e mettersi a disposizione di Anas per la ricostruzione.

Gli uffici della Regione stanno individuando anche le soluzioni per ripristinare rapidamente una viabilità alternativa e scongiurare l'isolamento di alcune frazioni.


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SERVIZIO - CROLLA IL VIADOTTO SUL MAGRA DELLA STATALE 330
Crollo ponte Albano Magra volato
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