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Attualità mercoledì 27 novembre 2024 ore 19:00
Nella mente di un femminicida, Pegaso delle Donne a Boni e Pedrini
Sette scrittori e due interpreti per il reading ad alto tasso emotivo al Teatro Era. L'evento firmato Ecofor nell'ambito de La Toscana delle Donne
PONTEDERA — Un viaggio nella mente di un femminicida, con un testo ad alto tasso emotivo interpretato da Alessio Boni con Omar Pedrini alla chitarra portato in scena ieri al Teatro Era di Pontedera nell'ambito della rassegna regionale La Toscana delle Donne, che quest'anno ha scelto proprio Pontedera come cuore del suo nutrito ciclo di eventi: il reading “Uomini si diventa – nella mente di un femminicida” ieri sera ha fatto il tutto esaurito, e alla fine per Boni e Pedrini è arrivato il riconoscimento del Pegaso delle Donne in ragione del loro impegno contro la violenza di genere.
In sala per l'evento nell'ambito degli Ecoincontri firmati Ecofor Service Spa, con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani anche l'ideatrice della rassegna regionale in rosa, la capo di Gabinetto della Regione Cristina Manetti, l'assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. Il Pegaso è stato consegnato alla presenza dell'assessora comunale di Pontedera Sonia Luca.
Due interpreti per 7 scrittori: Massimo Carlotto, Andrea Colamedici, Pino Corrias, Edoardo Erba, Maurizio De Giovanni, Marcello Fois, Daniele Mencarelli, Francesco Pacifico. Unico e drammatico il tema: cosa può portare un maschio a uccidere una donna.
L'evento è sbarcato sul palco del teatro pontederese a sole 24 ore di distanza dalla prima nazionale che si è tenuta al Teatro Carcano di Milano.
“La battaglia contro la violenza sulle donne – ha detto il presidente Eugenio Giani – è prima di tutto una battaglia culturale che non può prescindere dal coinvolgimento di noi uomini che dobbiamo lavorare con le donne, per agire sul cambiamento”.
“La Toscana delle Donne nasce anche per iniziative come quella di stasera", ha affermato Cristina Manetti. Ed ha aggiunto: "Se non promuoviamo un profondo cambiamento culturale, se non lavoriamo anche con gli adulti per cercare di combattere stereotipi purtroppo ancora presenti, i dati drammatici che ci raccontano delle violenze subite dalle donne, non scenderanno".
"Dobbiamo promuovere un cambiamento di mentalità e di cultura attraverso incontri, attività nelle scuole e attraverso anche il teatro, grande strumento di comunicazione e sensibilizzazione, naturalmente con gli uomini. Abbiamo aperto La Toscana delle Donne portando in scena il testo e la voce di un uomo, Maurizio de Giovanni, e concludiamo questo ciclo teatrale stasera con una riflessione che viene dal genere maschile: una scelta non casuale che rafforza il concetto che questa battaglia si fa insieme”, ha concluso Manetti.
"Le discriminazioni, le disuguaglianze e la violenza di genere non sono un problema di noi donne ma della società tutta", ha sottolineato ancor l’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini.
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