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Cronaca martedì 16 settembre 2025 ore 13:37
Detenuto dà in escandescenze, feriti due agenti

A denunciare l'accaduto è il sindacato Sappe: "Carenza di personale e tensione costante, serve un cambio di rotta"
PORTO AZZURRO — Momenti di tensione, ieri mattina, nel carcere elbano di Porto Azzurro. Un detenuto avrebbe dato in escandescenze e due agenti di polizia penitenziaria sono rimasti feriti. A denunciare l'accaduto è il sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
Tutto, ricostruisce il segretario del Sappe Francesco Oliviero, sarebbe iniziato intorno alle 11. "Dopo aver ricevuto udienza dal Responsabile della Sorveglianza Generale, che in quel momento espletava funzioni di comando - scrive Oliviero- il detenuto, non avendo ottenuto rassicurazioni circa un’assegnazione lavorativa a breve termine, ha dato immediatamente luogo a comportamenti violenti e turbativi dell’ordine e della sicurezza. Ha scardinato alcune porte degli uffici e tentato di introdursi nell’ufficio di comando. Grazie al pronto intervento del personale di Polizia Penitenziaria, l’uomo è stato contenuto e ricondotto nella sezione di appartenenza. Tuttavia, poco dopo, è riuscito a introdursi nell’ufficio del Preposto, devastando gli arredi e scagliando parti di tavolo e altri oggetti contro gli agenti intervenuti”.
Due agenti hanno riportato contusioni: "Uno al ginocchio e l’altro allo sterno - spiega ancora Oliviero-Entrambi, dopo una prima visita eseguita in istituto, sono stati inviati al pronto soccorso dell’ospedale isolano, dove i sanitari hanno rilasciato prognosi di 10 giorni per il primo e 5 giorni per il secondo".
Alla luce di questo nuovo episodio il Sappe esprime "La necessità di un cambio di rotta nella gestione del carcere" e di intervenire sulla "cronica carenza di organico", che, sottolinea il sindacato, "espone ulteriormente la Polizia Penitenziaria a rischi elevatissimi e rende sempre più difficile garantire sicurezza ed efficienza all’interno della struttura”.
“Il dato oggettivo - interviene Donato Capece, segretario generale del Sappe- è che anche questa denuncia ci conferma che la tensione che caratterizza le carceri regionali, al di là di ogni buona intenzione, è costante. Servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto".
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