Cronaca mercoledì 24 luglio 2024 ore 18:20
Detenuto si ferisce, barricato minacciando poliziotti e medico
Il ricovero, le dimissioni e i nuovi gesti di autolesionismo. Quindi lo scatto forbici in pugno. Agenti e sanitario all'ospedale per lo choc
PORTO AZZURRO — Si è fatto del male con atti di autolesionismo ed è stato ricoverato all'ospedale di Livorno, poi dimesso, quindi di nuovo ha ripetuto i gesti insani. Ma una volta nell'infermeria del carcere di Porto Azzurro in uno scatto ha impugnato le forbici minacciando i 4 poliziotti penitenziari presenti e il medico e si è barricato nei locali con loro in ostaggio.
E' in sintesi quanto accaduto nel penitenziario elbano in quelle che il segretario regionale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe) Francesco Oliviero in una nota definisce "ennesime giornate di follia e violenza".
Alla tarda serata di lunedì risalgono i primi atti autolesivi da parte del detenuto, di nazionalità italiana. "Immediatamente soccorso, era dapprima inviato presso il nosocomio dell’isola e successivamente, viste le preoccupanti condizioni, elitrasportato presso l’ospedale di Livorno", riferisce il segretario Sappe in una nota.
"Poi martedì: "Appena rientrato in carcere, metteva nuovamente in atto gli stessi gesti compiuti il giorno precedente giustificandoli per il non ascolto da parte del comando e dall’autorità dirigente". Trasferito all'ospedale di Portoferraio, una volta rientrato da lì nella tarda serata era stato accompagnato presso l’infermeria del carcere.
Lì, riferisce ancora Oliviero: "Il medico di turno propendeva di tenerlo in loco per una osservazione costante, ma all’atto in cui gli veniva comunicato accadeva l’impensabile”. Ecco cosa: "Il detenuto, con uno scatto fulmineo, si impossessava di una forbice e minacciava i 4 poliziotti e il medico presenti trattenendoli nella Sezione, iniziando a rompere delle suppellettili e barricando l’entrata dell'infermeria".
Solo la mediazione e l'intervento degli agenti penitenziari hanno ricondotto la situazione in condizioni di sicurezza. Poliziotti e medico sono finiti loro in ospedale, a quel punto. Per il forte stato di choc e ansia sono stati refertati con 20 giorni di prognosi.
Oliviero mette l'accento sulle "condizioni critiche" nel penitenziario elbano chiedendo l'interessamento del prefetto e delle autorità istituzionali, così come per parte sua fa anche il segretario generale Sappe Donato Capece: "Stiamo vivendo un’estate di fuoco nelle carceri e servono immediatamente provvedimenti concreti e risolutivi: espulsioni detenuti stranieri, invio tossicodipendenti in Comunità di recupero e psichiatrici nelle Rems o strutture analoghe", sono le sue parole.
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