Cronaca lunedì 19 maggio 2025 ore 09:00
Commercio abusivo d'oro, maxisequestro di soldi e preziosi

Il controllo di un'auto sulla strada ha portato la guardia di finanza a scoprire il traffico di metalli preziosi e ingenti quantità di denaro
PROVINCIA DI AREZZO — Dal controllo di un'auto lungo la strada regionale 69, la guardia di finanza di Arezzo è arrivata a sequestrare 2,5 chili di oro in lamine del valore di circa 225mila euro e 332mila euro in contanti, denunciando 4 persone per il reato di ricettazione e di commercio abusivo d’oro.
Era il pomeriggio del 14 Aprile scorso. I finanzieri del comando provinciale di Arezzo stavano svolgendo attività di controllo lungo la Sr69 quando, all’altezza del cimitero di guerra di Indicatore ad Arezzo), hanno fermato un’auto con a bordo due uomini originari del Marocco rinvenendo due chili e mezzo d’oro in lamine di varia forma, dal valore di circa 225mila euro.
I due non avevano documentazione che giustificasse la provenienza del metallo, né autorizzazione per il trasporto, né risultavano dipendenti, titolari o soci di aziende orafe.
Da dove veniva tutto quell'oro? E dove era diretto? Gli approfondimenti hanno portato i finanzieri a concentrare l’attenzione su un’azienda orafa del distretto aretino, perquisita poco dopo. E lì ecco 332mila euro in contanti, ritenuti funzionali alla transazione del metallo prezioso trovato nell'auto.
I due stranieri e due italiani sono stati denunciati per ricettazione e commercio abusivo d’oro. E' scattato il maxisequestro.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI