Attualità lunedì 04 marzo 2024 ore 09:55
Nel bosco modello 4 percorsi di terapia forestale
La scienza non ha dubbi: le essenze emesse dalle piante hanno effetto terapeutico sull'ansia ma non solo. In Toscana un progetto validato dal Cnr
PROVINCIA DI FIRENZE — Quattro percorsi di terapia forestale nella Foresta Modello della Montagna Fiorentina: è il progetto For.Sa. (acronimo di "foreste e salute") che si accinge a vedere la luce tra San Godenzo, Londa, Reggello e Rufina, validato dal Cnr, finanziato dal Programma di sviluppo rurale (Psr) della Regione Toscana, studiato insieme al Club alpino Italiano (Cai) e capitanato proprio dalla Foresta Modello delle Montagne Fiorentine.
L’obiettivo? Valorizzare i territori montani di Valdisieve e Valdarno fornendo luoghi idonei alle pratiche di terapia forestale. Sì perché l’uso terapeutico della foresta è una disciplina in rapida espansione in tutto il mondo. Da pochi anni è stata studiata, con risultati positivi, da Cnr e Cai. Sarà proprio il Cnr, insieme alle comunità locali, a progettare i percorsi che saranno veri e propri luoghi di cura in grado, al tempo stesso, anche di rilanciare l’economia locale.
La presentazione di progetto e itinerari nei 4 territori comunali coinvolti è già in corso, e intanto da alcuni mesi uno studio scientifico pubblicato sulla rivista International Journal of Environmental Research and Public Health, a cura di ricercatori italiani, ha dimostrato per la prima volta l'effetto specifico e significativo sull'ansia degli oli essenziali emessi dalle piante in ambienti forestali: "La scoperta ha confermato una percezione assai comune: chi frequenta il bosco e ama gli spazi verdi conosce bene quelle sensazioni che si provano dopo una giornata tra gli alberi", fanno notare i promotori del progetto For.Sa.
La caratteristica è conosciuta e utilizzata da tempo in Giappone, dove i “bagni di foresta” (“Shinrin-yoku” in lingua giapponese) sono ormai parte integrante dei programmi sanitari. Negli ultimi anni questa sensibilità si è fatta strada anche in Italia, dove si sono moltiplicate iniziative di “forest bathing” e “terapia forestale”.
Ebbene: la Montagna fiorentina, grazie al progetto For.Sa, si farà pioniera di questa nuova opportunità attraverso gli itinerari che saranno realizzati a San Godenzo (Castagno d’Andrea in Località Borbotto), Londa (nei pressi del Passo Croce a Mori), Reggello (tra i Giganti di Vallombrosa, gli abeti americani che formano il bosco più alto d’Italia) e Rufina (in località Moscia).
“Tornare al bosco è essenziale per tanti motivi - spiega Stefano Berti, Presidente della Foresta Modello delle Montagne Fiorentine - lo è indubbiamente anche per curarci, per prevenire malattie, per ridurre lo stress e l’ansia, per trovare ispirazione, per ritrovare una parte di noi stessi che si sta perdendo tra asfalto e cemento".
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