Sfruttati con salari da fame nella ditta individuale

PROVINCIA DI SIENA — Straniere non comunitari come lui, quelle persone erano in stato di bisogno. Così lui le avrebbe sfruttate facendole lavorare in turni estenuanti per salari da fame, di gran lunga inferiori a quelli definiti dalla contrattazione collettiva: a scoprire quella situazione presso la ditta individuale gestita da un cittadino extracomunitario sono stati i carabinieri e la guardia di finanza che stamani hanno eseguito un sequestro preventivo per 105mila euro nei confronti del titolare dell'azienda, indagato per il reato di sfruttamento di lavoratori.

E' iniziato tutto dall'ispezione del nucleo ispettorato del lavoro dell'Arma in quella ditta del Senese. Fra sopralluoghi, accertamenti tecnici, esame dei libri unici del lavoro e delle buste paga, le indagini hanno portato a ipotizzare lo sfruttamento di almeno 5 lavoratori extracomunitari. 

"In particolare - illustra la nota congiunta di carabinieri e finanzieri - attraverso reiterate violazioni della normativa sull’orario di lavoro e la corresponsione di retribuzioni inferiori alle attività svolte, il titolare della ditta individuale avrebbe approfittato dello stato di bisogno della manodopera assunta, costringendola a lavorare per un salario inferiore a quello previsto dalla contrattazione collettiva e con turni lavorativi estenuanti, incurante delle condizioni atmosferiche e di sicurezza".

I successivi accertamenti hanno consentito di ricostruire il profilo economico-finanziario del titolare dell’azienda. In base agli elementi di prova raccolti, nei confronti del titolare dell’azienda è stato disposto il sequestro preventivo di 105mila euro circa, pari all’ingiusto profitto a danno dei lavoratori, nonché il commissariamento della ditta individuale.

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