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Attualità sabato 17 aprile 2021 ore 05:39

La variante gialla di Draghi

Maro Draghi
Mario Draghi

Riaperture a scaglioni dal 26 Aprile nelle ripristinate zone gialle. Sostegni per 3 miliardi di euro erogati a famiglie e imprese, sfida all'austerità



ROMA — Il nuovo decreto Covid che sostituirà quello in vigore fino al 30 Aprile sarà emanato nei prossimi giorni ma il presidente del Consiglio Mario Draghi ha voluto illustrare in anticipo i tre pilastri della strategia di rilancio messa a punto per l'Italia, assegnando a questa fase della pandemia una data di partenza precisa: il 26 Aprile.

La strategia è stata resa possibile da su una situazione sanitaria meno critica dello scorse settimane, grazie alle misure di contenimento e alla campagna di vaccinazione. “Si può guardare al futuro con prudente ottimismo e fiducia” ha detto Draghi.

LE RIAPERTURE

A partire dal 26 aprile viene ripristinato il sistema delle zone di rischio a colori nella sua interezza, quindi tornano le zone gialle ma con un cambiamento rispetto al passato: si dà precedenza alle attività all’aperto, a partire dalla ristorazione con tavoli all’esterno dei locali che potranno riaprire a pranzo e a cena. Una decisione che si fonda su un “rischio ragionato” ha spiegato Draghi, basata sul parere degli scienziati che ci dicono che il rischio di contagio all’aria aperta è basso. I ristoranti potranno riaprire anche al chiuso solo a pranzo a partire dal primo Giugno.

Con il ripristino delle zone gialle riaprono automaticamente i musei, mentre teatri, cinema e spettacoli in zona gialla potranno riaprire con misure di limitazione di capienza stabilite dal Comitato tecnico scientifico.

A partire dal 15 maggio potranno riavviare l’attività le piscine solo all’aperto e dal primo Giugno le palestre. A seguire fiere e congressi, stabilimenti termali e parchi tematici.

Nelle zone gialle e arancioni riaprono le scuole di ogni ordine e grado in presenza; nelle zone rosse saranno aperti in presenza gli asili nido e le scuole fino alla prima media, e per i licei ci sono modalità che suddividono le lezioni in parte in presenza e in parte a distanza.

Queste misure saranno contenute in un prossimo provvedimento, da approvare in Consiglio dei ministri, che definirà nel dettaglio anche le nuove regole per gli spostamenti sul territorio nazionale. Come spiegato dal Presidente Draghi, sarà di nuovo possibile spostarsi liberamente fra regioni in zona gialla. Per andare in Regioni di diverso colore si prevede la sussistenza di una fra le seguenti condizioni: avvenuta vaccinazione, esecuzione di un test Covid-negativo in un arco temporale recente, avvenuta guarigione da Covid, ferma restando la possibilità di muoversi per motivi di salute, lavoro e necessità.

SOSTEGNO ALL'ECONOMIA

Con il nuovo scostamento di bilancio da 40 miliardi e il Documento di economia e finanza approvato dal Consiglio dei Ministri due giorni fa, il governo lancia una scommessa sulla crescita: quest’anno il deficit pubblico sarà poco meno del 12% in rapporto al PIL e si ridurrà gradualmente fino a tornare sotto al 3% non prima del 2025. Se la crescita sarà quella attesa, Draghi ritiene che che non servirà una manovra correttiva negli anni a venire. "Il processo si traduce in un'uscita dal debito per effetto della crescita” ha spiegato.

Gli interventi di sostegno seguono due tipi di logica: un sostegno alle persone e alle famiglie che hanno subito un calo del reddito e non per loro colpa, e un aiuto in favore delle imprese per evitare che chiudano per mancanza di liquidità.

Draghi ha sottolineato che in questi mesi ci si è già mossi con la massima urgenza per aiutare famiglie e imprese, ricordando che l’Agenzia delle Entrate – dal 30 marzo ad oggi – ha già erogato 3 miliardi di euro di pagamenti relativi al decreto sostegni.

Con il prossimo intervento di sostegno si rafforzeranno gli aiuti alle aziende e alle partite Iva colpite dalla crisi. Ci saranno misure per coprire i costi fissi, come affitti e bollette, nonché interventi per favorire il credito e la liquidità e rinvii ed esenzioni delle tasse. Ci saranno anche risorse in più per i giovani e per gli enti territoriali.

INVESTIMENTI PER LA CRESCITA FUTURA

Dopo l’uscita dall’emergenza sanitaria l’Italia dovrà tornare finalmente alla crescita. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sarà la chiave di volta per il rilancio: l’Italia ha a disposizione 191,5 miliardi di euro, di cui 69 a fondo perduto, 122 per i prestiti, più 30 miliardi del fondo di accompagnamento al PNRR. Con questo fondo saranno finanziate le opere che hanno un orizzonte temporale più ampio dei 6 anni di durata del Recovery Fund europeo ma che dovranno marciare con la stessa velocità.

Secondo Draghi il piano è un'occasione storica per il rilancio dell’economia e richiede un ambizioso programma di riforme affinché le risorse siano messe a terra e non ci siano ostacoli all’apertura dei cantieri. Su questo il Governo è già al lavoro, ha spiegato Draghi: sono stati nominati i commissari per 57 opere pubbliche, che erano già individuate ma che aspettavano di essere attuate (per saperne di più clicca qui). Per ogni opera è stato definito un cronoprogramma chiaro e realistico, e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile metterà in atto un monitoraggio trimestrale sulla realizzazione delle diverse fasi, così da rimuovere tempestivamente eventuali ostacoli.

Draghi ha affrontato anche il tema dell’alto debito pubblico italiano, ricordando l’importanza del “debito buono”, quello che è in grado di generare crescita. Con gli occhi di ieri mercati guardavano ai tassi di interesse sul debito pubblico, che oggi sono molto bassi; con gli occhi di oggi i mercati guardano alla crescita, che deve essere sostenibile.

Draghi ha anche spiegato che, dopo la crisi pandemica, molto difficilmente l’Europa tornerà ad applicare le stesse regole di bilancio precedenti. Tutti i Paesi europei devono tornare su un sentiero di crescita sostenuta e per questa ragione si dovrà continuare a destinare risorse pubbliche all’economia, centrandole però principalmente sugli investimenti una volta terminata l’emergenza sanitaria.


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