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Attualità mercoledì 20 luglio 2022 ore 15:00
"Rigassificatore a Piombino entro la primavera 2023"
lo ha dichiarato il premier Draghi nel suo discorso in Senato sulla crisi di governo: "Dobbiamo accelerare l'installazione per la sicurezza nazionale"
ROMA — Il nuovo rigassificatore dovrà essere installato nel porto di Piombino entro la primavera 2023. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Mario Draghi durante il suo intervento di questa mattina in Senato sulla crisi di governo, criticando l'ampio fronte del no all'impianto che si è formato in Toscana sia fra i cittadini che in alcune istituzioni.
"L'Italia deve continuare a ridisegnare la sua politica energetica, come fatto in questi mesi - ha dichiarato Draghi - Il vertice di questa settimana ad Algeri conferma la nostra assoluta determinazione a diversificare i fornitori, spingere in modo convinto sull'energia rinnovabile. Per farlo, c'è bisogno delle necessarie infrastrutture".
"Dobbiamo accelerare l'istallazione dei rigassificatori a Piombino e a Ravenna - ha detto ancora il premier - Non è possibile affermare di volere la sicurezza energetica degli italiani e poi, allo stesso tempo, protestare contro queste infrastrutture".
"Si tratta di impianti sicuri, essenziali per il nostro fabbisogno energetico, per la tenuta del nostro tessuto produttivo. In particolare, dobbiamo ultimare l'istallazione del rigassificatore di Piombino entro la prossima primavera. È una questione di sicurezza nazionale".
Nelle scorse settimane hanno preso posizione contro il rigassificatore comitati cittadini, associazioni ambientaliste, il Comune di Piombino e la Provincia di Livorno. E infatti le parole di Draghi hanno innescato una dura reazione da parte del sindaco Francesco Ferrari.
“La sicurezza energetica è fondamentale, non c’è dubbio, ma non può essere barattata con la sopravvivenza di una comunità - ha scritto il sindaco in una nota - Da decenni Piombino paga conseguenze ambientali, economiche e occupazionali in nome del sistema Italia. Ora che, finalmente e con fatica, la città si sta risollevando, questo rigassificatore rischia di essere il colpo di grazia per la rinascita ambientale e la diversificazione economica di tutto il territorio”.
Per il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, commissario straordinario per il rigassificatore, quelle di Draghi sono state invece "parole di buon senso".
"Anch'io le ho pronunciate tante volte nei momenti di confronto con amministratori, cittadini e comitati di Piombino - ha detto Giani - Andremo avanti, abbiamo già predisposto tutti gli atti, nelle prossime ore il progetto verrà inviato ai 30 enti competenti. Mi sto impegnando per far capire a tutti che si tratta di un'opera superiore, di interesse nazionale, nell'interesse di tutti per non vedere razionate le fonti energetiche per l'inverno".
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