Attualità sabato 27 giugno 2020 ore 08:38
A scuola distanziati, le regole per il rientro
Ecco le linee guida approvate da Stato e Regioni per il rientro a scuola. Resta l'incognita mascherina, deciderà il comitato tecnico scientifico
ROMA — Scartato il plexiglass ma resta il metro di distanza tra gli studenti. Per quanto riguarda le mascherine invece bisognerà attendere un nuovo parere del Comitato tecnico scientifico che arriverà pochi giorni prima del rientro a scuola fissato per il 14 Settembre.
Linee guida sono state approvate da Stato e Regioni ieri nel pomeriggio, e dopo la conferenza stampa è stato pubblicato il documento (che noi alleghiamo in fondo all'articolo) con tutte le regole per il rientro in sicurezza a scuola.
Queste alcune delle regole per il rientro in classe post Covid:
Scuole igienizzate e in sicurezza
Le scuole saranno pulite costantemente e ci saranno prodotti
igienizzanti, saponi e tutto quanto servirà per assicurare la sicurezza
di alunne e alunni e del personale. Per questo scopo sono già stati
erogati alle istituzioni scolastiche 331 milioni che potranno essere
utilizzati anche per piccoli interventi di manutenzione e arredi
innovativi.
Più spazi per la scuola
La scuola che inizierà settembre, per rispettare il distanziamento
previsto ad oggi dal Comitato tecnico-scientifico (1 metro di distanza
fra le “rime buccali degli alunni”), avrà bisogno di più spazi. Il
Ministero ha messo a punto in queste settimane un ‘cruscotto’, un
sistema informatico che incrocia i dati relativi a aule, laboratori,
palestre disponibili con il dato delle studentesse e degli studenti e la
distanza da tenere. Questo strumento consentirà di individuare, comune
per comune, scuola per scuola, le priorità di intervento e gli alunni a
cui sarà necessario trovare nuovi spazi in collaborazione con gli Enti
locali. Uno strumento rapido per poter agire chirurgicamente sulle
situazioni più complesse. Secondo i dati dell’Anagrafe dell’edilizia
scolastica ci sono poi circa 3mila edifici scolastici dismessi che
possono essere recuperati. Si useranno anche spazi esterni, attraverso
patti con il territorio, per una didattica che possa svolgersi anche nei
musei, negli archivi storici, nei teatri, nei parchi.
Più didattica laboratoriale e flessibilità
Le linee guida sollecitano una didattica meno frontale e più
laboratoriale, in piccoli gruppi e non necessariamente in classe, ma
anche in spazi diversi per coniugare la necessità di distanziamento con
l’innovazione. Sarà favorito l’acquisto di nuovi arredi, come i banchi
singoli di nuova generazione che consentono una didattica più
collaborativa. La didattica digitale potrà essere integrata con quella
in presenza ma solo in via complementare nella scuola secondaria di II
grado.
Priorità a infanzia e alunni con disabilità
Nel lavoro che sarà fatto dalle scuole e ai tavoli regionali massima
priorità sarà data ai più piccoli, che più di tutti hanno sofferta la
chiusura della scuola in questi mesi e agli alunni con disabilità.
Formazione del personale e informazione
Il personale sarà formato sui temi della sicurezza e anche sulle nuove
tecnologie per non disperdere il lavoro fatto durante la chiusura delle
scuole per l’emergenza. Ci sarà una campagna informativa sui
comportamenti responsabili da tenere che coinvolgerà anche genitori e
studenti.
Il Comitato tecnico-scientifico
Le indicazioni su distanziamento, mascherine, misure di igiene sono
contenute nei documenti elaborati dal Comitato Tecnico-Scientifico
allegati alle Linee guida per le scuole. I documenti saranno aggiornati
periodicamente. Il Comitato si è già riservato la possibilità di
rivalutare a ridosso della ripresa scolastica la necessità dell’obbligo
di mascherina, sulla base dei dati del contagio che via via emergeranno.
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