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Cronaca mercoledì 04 gennaio 2023 ore 12:39

Criminali in rete, aumentano i minori adescati e le truffe di identità e bancarie

Difendersi dai crimini informatici è la sfida che riguarda i grandi istituti di credito ma anche piccole e medie imprese e famiglie connesse alla rete



ROMA — Preoccupa il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati sotto ai 9 anni. In aumento i reati informatici per rubare dati personali e bancari, è quanto emerge dai dati del report annuale della polizia postale reso noto oggi dagli agenti informatici.

Nel 2022 la polizia postale è stata particolarmente impegnata nella prevenzione e contrasto della pedopornografia online, protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, financial cybercrime e minacce di natura eversiva e terroristica, riconducibili sia a forme di fondamentalismo religioso sia all'estremismo politico, anche in contesti internazionali.

Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online nel 2022, ha confermato il suo ruolo di punto di riferimento e di coordinamento nazionale di tutti i Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale nella lotta alla pedofilia e alla pornografia minorile online.

L’analisi dei dati relativi al 2022 ha confermato la lieve diminuzione dei casi trattati, già evidenziata nella rilevazione di medio termine. La flessione negativa dei dati è stata riscontrata anche in riferimento al numero delle segnalazioni provenienti da organismi internazionali, attivi nella protezione dei minori in rete.

Nell’ambito delle segnalazioni relative alla pubblicazione di contenuti pedopornografici sui social network, è stato rilevato un gran numero di accessi abusivi a profili privati di ignari cittadini e di persone di spicco sotto il profilo mediatico, politico o di altra natura, finalizzato alla pubblicazione di materiale scabroso di natura pedopornografica.

La fine dell’emergenza sanitaria potrebbe aver contribuito a ridurre l’isolamento sociale, facendo rilevare nel 2022 una riduzione della circolazione globale di materiale pedopornografico sui circuiti internazionali, ma è stato registrato un aumento dei soggetti individuati e deferiti per violazioni connesse ad abusi in danno di minori.

In particolare, nell’ambito dell’attività di contrasto coordinata dal Centro sono stati trattati complessivamente 4.542 casi, che hanno consentito di indagare 1.463 soggetti, di cui 149 tratti in arresto per reati connessi alla materia degli abusi tecnomediati in danno di minori, con un aumento di persone arrestate di circa l'8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Per quanto concerne l’attività di prevenzione sono stati visionati 25.696 siti, di cui 2.622 inseriti in black list e oscurati, in quanto presentavano contenuti pedopornografici.

Adescamento online

Sono stati trattati 424 casi di adescamento online di minori: anche quest’anno, la fascia dei preadolescenti (età 10-13 anni) è risultata quella più coinvolta in interazioni sessuali tecnomediate, 229 casi rispetto al totale.

Preoccupa il lento incremento dei casi relativi a bambini adescati di età inferiore ai 9 anni, trend che è diventato più consistente a partire dalla pandemia.

Social network e videogiochi online sono, infatti, i luoghi di contatto tra minori e adulti più frequentemente teatro di interazioni nocive, a ulteriore riprova del fatto che il rischio si concretizza con maggiore probabilità quando i bambini e i ragazzi si esprimono con spensieratezza e fiducia, nei linguaggi e nei comportamenti tipici della loro età.

Cyberbullismo

Si registra una leggera flessione dei casi di cyberbullismo, che potrebbe essere interpretata come effetto della progressiva normalizzazione delle abitudini dei ragazzi: non si può escludere, infatti, che il ritorno ad una vita sociale priva di restrizioni abbia avuto un’influenza positiva sulla qualità delle interazioni sociali e delle relazioni tra coetanei e che la costanza nell’opera di sensibilizzazione svolta dalla Polizia Postale in favore degli istituti scolastici abbia contribuito a mantenere alta l’attenzione degli adulti e dei ragazzi stessi sulla necessità di agire responsabilmente e correttamente nell'uso della rete. Nel 2022, sono stati trattati 323 casi di cyberbullismo.

Estremismo e terrorismo online

Le attività investigative hanno permesso di identificare in tutta Europa 176 persone in relazione alla diffusione online di messaggi di incitamento all’odio xenofobo-razziale, nonché istigazione alla violenza. Le attività hanno portato alla segnalazione di 831 elementi a 34 piattaforme interessate. Il materiale in questione include contenuti vietati prodotti da organizzazioni estremiste di destra o in favore di queste, nonché contenuti diffusi relativi ad attacchi terroristici motivati dall'estremismo violento.

Dal primo Referral Action Day (RAD) dedicato a questo tipo di contenuti online nel 2021, la minaccia rappresentata dall'estremismo violento e dal terrorismo è ancora in aumento.

Si tratta di occasioni in cui le Forze di polizia dei Paesi partecipanti hanno modo di segnalare i contenuti propagandistici ai fornitori di servizi online, invitandoli a valutare e rimuovere quelli che violano i loro termini di servizio. Le piattaforme sono invitate a rafforzare i propri protocolli di moderazione per evitare questo tipo di abuso in futuro.

Crimini finanziari in rete

Registrato nel 2022 un aumento dei reati informatici che hanno raggiunto livelli altissimi, evidenziando i radicali cambiamenti che il crimine ha subito dopo la pandemia.

Il settore del financial cybercrime fornisce straordinarie opportunità di guadagno ed è ampiamente sfruttato da molte organizzazioni criminali, anche estere, come veicolo per finanziare le proprie attività illecite, il più delle volte attraverso l’utilizzo di sofisticate tecniche di social engineering per manipolare le vittime e indurle a fornire informazioni riservate.

Le conseguenze di un attacco riuscito possono essere drammatiche e avere effetti devastanti non solo su singoli utenti o investitori, ma anche su piccole e medie imprese, con ingenti perdite economiche e danni d’immagine difficilmente recuperabili.

I “money mules” rappresentano senz’altro una delle modalità più frequenti e consolidate per realizzare frodi online: con la funzione di “teste di legno” cibernetiche, persone di dubbia moralità si prestano ad essere l’ultimo anello della catena, attraverso il quale i criminali monetizzano i proventi del reato. La diffusione di questa modalità e il numero dei soggetti che si prestano a svolgere tale funzione, essenziale per le organizzazioni criminali, sono in costante crescita e rappresentano ormai una realtà pressoché endemica in tutto il mondo.

Anche il 2022 è stato caratterizzato dalla crescita dell’interesse per le cryptovalute: i cittadini italiani, anche se con ridotte competenze informatiche, sono sempre più frequentemente attratti da tali investimenti, con la speranza di realizzare i facili e veloci guadagni loro prospettati.

I truffatori informatici agganciano le vittime attraverso richieste di natura tecnica, spesso anche su chat ufficiali, inducendoli a comunicare le chiavi private, che permettono la movimentazione delle cryptovalute e consentono ai malfattori di prendere il pieno possesso del Wallet del clientee di impadronirsi del contenuto. Forte anche l’impegno per contrastare il fenomeno del riciclaggio perpetrato attraverso la conversione delle somme frodate in cryptovalute.

Truffe informatiche

Il Servizio Polizia Postale ha coordinato diverse attività investigative su truffe informatiche ad alto contenuto tecnico che hanno visto i criminali tentare di realizzare i loro guadagni inviando le somme sottratte tramite bonifico bancario ad exchange di cryptovalute non collaborativi con la Polizia, convertendo la valuta ufficiale in Bitcoin o Ethereum. Ciò consente di spostare agevolmente le somme sottratte agli utenti incauti, in attesa di fare “cashout”. Per tale ragione è stata intensificata la collaborazione con le grandi società di Exchange di cryptovalute, specie ai fini del congelamento delle somme sottratte, così come è stata potenziata anche l’analisi delle transazioni in cryptovalute, con la collaborazione degli specialisti di Europol.

In Italia, sono state frodate 156 grandi, medie e piccole imprese, per un ammontare complessivo di oltre 20 milioni di euro di profitti illeciti, dei quali oltre 4 milioni sono stati recuperati in seguito all’intervento della Polizia Postale e delle Comunicazioni.

In merito ai fenomeni di phishing, smishing e vishing, tecniche utilizzate per carpire illecitamente dati personali e bancari, al fine di operare sui sistemi di home banking, sono state identificate ed indagate 853 persone (+9% rispetto all’anno precedente).

Si è conclusa a fine Novembre 2022, l’Operazione di polizia ad alto impatto denominata European Money Mules Action, giunta alla sua settima edizione, messa in campo anche quest’anno dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni e dalle Forze di polizia cyber di altre 24 Nazioni e coordinata da Europol ed Interpol.

I numeri complessivi dell’Operazione nei diversi Paesi europei, frutto del lavoro di tutte le Forze di polizia estere impegnate insieme alla Polizia italiana, sono ragguardevoli: anche grazie al supporto di oltre 1.800 istituti bancari e altre istituzioni finanziarie, sono state individuate 4.089 transazioni bancarie fraudolente ed avviate oltre 1.600 indagini, riuscendo a prevenire frodi per un danno stimato in 17,5 milioni di euro.

Più di 8.755 le “teste di legno” individuate e 222 gli organizzatori e coordinatori identificati.


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