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Politica giovedì 14 luglio 2022 ore 20:29

Draghi rassegna le dimissioni, Mattarella le respinge

Mario Draghi
Mario Draghi

Il M5S non ha votato la fiducia in Senato sul decreto Aiuti e Draghi si è dimesso. Dopo la decisione di Mattarella dovrà tornare in Parlamento



ROMA — La crisi di governo è servita. Il  Movimento 5 Stelle non ha votato in Senato la fiducia sul nuovo decreto Aiuti del governo, uno strappo che ha convinto il premier Mario Draghi a presentare le dimissioni. Poco dopo, nel corso di un Consiglio dei ministri convocato nel tardo pomeriggio, Draghi ha annunciato che sarebbe salito al Quirinale per rimettere il suo incarico nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Tuttavia Mattarella ha respinto le dimissioni, invitando Draghi a presentarsi in Parlamento per "rendere comunicazioni affinchè si effettui nella sede propria una valutazione della situazione". 

Si apre così una fase nuova: Draghi parlerà alle camere mercoledì prossimo e vedremo se, nel frattempo, la crisi si sarà ricomposta oppure se ci saranno le condizioni per un nuovo governo di scopo che porti a termine la legislatura e soprattutto la legge di bilancio del 2023, che dovrà contenere i fondi del Pnrr assegnati all'Italia dall'Europa.

La crisi di governo ha influito pesantemente sui mercati finanziari: la Borsa di Milano ha chiuso con una perdita del 3,44%, pari a 17 miliardi. Sgomenti e perplessi gli altri Paesi europei.

Draghi ha diffuso agli organi di informazione il testo del discorso con cui ha informato i ministri della sua scelta di dimettersi, affinchè non ci fossero fraintendimenti o interpretazioni errati.

"Buonasera a tutti, voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidnete della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c'è più. E' venuto meno il patto di fiducia alla base dell'azione di governo. In questi giorni da parte mia c'è stato il massimo impegno per proseguire un cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibatito e dal voto di oggi in Parlamento, questo sforzo non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiduzia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell'interesse di tutti i cittadini italiani".


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