Attualità giovedì 09 giugno 2022 ore 19:15
Draghi nomina Giani commissario per il nuovo rigassificatore
Commissario anche il governatore dell'Emilia Romagna Bonaccini. Opere finalizzate ad aumentare la capacità di stoccaggio e rigassificazione nazionale
ROMA — Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha nominato i presidenti delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna Eugenio Giani e Stefano Bonaccini commissari straordinari per i rigassificatori galleggianti che dovranno essere installati nelle rispettive regioni per diminuire drasticamente l'importazione di gas dalla Russia.
"Le opere saranno finalizzate all'incremento della capacità di stoccaggio e di rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti - si legge in una nota del governo - e saranno collegate alle reti di trasporto esistenti a livello regionale".
La nota di Palazzo Chigi precisa che saranno i presidenti Giani e Bonacciani a comunicare alla presidenza del Consiglio e ai ministri per la transizione ecologica e delle infrastrutture le istanze relative alla realizzazione delle opere e ai progetti autorizzati.
Per quanto riguarda la Toscana, il governo e la Snam sono intenzionati a collocare il rigassificatore nel porto di Piombino, ipotesi appoggiata dalla Regione. Apertamente contraria invece l'amministrazione comunale perchè, come spiegato dal sindaco, Francesco Ferrari, il rigassificatore occuperebbe un'area ampia e strategica del porto, compromettendone le attività già esistenti e ulteriori sviluppi. I comitati cittadini Salute Pubblica, La Piazza e Liberi insieme per la salute hanno già annunciato iniziative di protesta: un incontro pubblico presso i giardini del centro giovani per il 14 Giugno e un corteo con assemblea per il 17 Giugno.
Il primo rigassificatore galleggiante acquistato per 330 milioni di euro dalla Snam per diminuire al dipendenza dell'Italia dal gas russo si chiama Golar Tundra. Se sarà effettivamente collocato a Piombino, occorrerà installare 6 chilometri di tubazioni per collegarlo alla rete di distribuzione nazionale. Un rigassificatore è giù in funzione da tempo in Toscana al largo delle coste di Livorno.
“E’ un incarico di grande responsabilità e delicatezza e ringrazio il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi e il Governo per la fiducia che mi viene accordata - ha commentato il governatore Eugenio Giani - Affronterò l’impegno consapevole dell’importanza che assume di fronte ad una primaria esigenza di interesse nazionale, tenendo anche presenti le esigenze della comunità di Piombino e della Val di Cornia”.
“Si tratterà di svolgere il lavoro con una continua interlocuzione con il Comune di Piombino, con gli Enti locali dell’area, con l’Autorità portuale ed in costante collegamento con Snam - ha dichiarato Giani - E’ in gioco una partita strategica fondamentale, per ridurre la dipendenza del nostro Paese dal gas russo. Dovremo affrontarla tenendo presente che nella realtà di Piombino, accanto all’individuazione del miglior posizionamento del rigassificatore, sarà necessario considerare anche altri aspetti, come le bonifiche nelle aree limitrofe, gli interventi infrastrutturali stradali necessari per arrivare al porto e la caratterizzazione dello sviluppo del territorio all’insegna delle energie rinnovabili, con la prospettiva, anche, di farne una ‘hydrogenian valley’ di rilievo nazionale”.
“C’è un altro aspetto importante – ha detto ancora il presidente - Il rigassificatore si inserisce nella fase più delicata per la rigenerazione e la valorizzazione della siderurgia a Piombino. Al farsi carico di un così forte interesse nazionale, deve accompagnarsi un sostegno da parte del Governo perché Piombino possa venire riconosciuto come polo strategico, capace di attrarre investimenti e creare lavoro e sviluppo nei suoi impianti siderurgico". "La Toscana sta già facendo la propria parte per garantire una maggiore autonomia energetica all’Italia, con l’impianto di rigassificazione già attivo a Livorno e con l’energia geotermica - ha concluso il governatore - Adesso cercherò di svolgere il compito che mi ha affidato lo Stato tenendo insieme l’interesse nazionale e la compatibilità ambientale in armonia con la comunità del territorio e con tutte le forze e soggetti interessati”.
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