Attualità sabato 16 ottobre 2021 ore 19:00
Mai più fascismi, alla manifestazione 5mila toscani
Sono arrivati anche dalla Toscana per partecipare alla grande manifestazione antifascista. Sindacati, cittadini e politici in piazza a Roma
ROMA — No ai fascismi e alla violenza, sì al lavoro, alla sicurezza, ai diritti. Cgil, Cisl e Uil, e con loro il centrosinistra, sono a scesi in piazza per la grande manifestazione democratica e antifascista. Oltre 100mila le persone presenti in piazza San Giovanni a Roma, 5mila i toscani accorsi per dare solidarietà alla Cgil dopo l'attacco no vax e di estrema destra avvenuto sabato scorso alla sede del sindacato.
Una manifestazione di grande mobilitazione che parte dai sindacati e si estende a partiti e associazioni.
Decine le adesioni di associazioni, movimenti e partiti, da Pd a M5s e Leu, Azione, Sinistra italiana, Rifondazione comunista, Europa verde. In piazza, tra gli altri, il segretario del Pd Enrico Letta e il leader del M5s, Giuseppe Conte. Dal palco hanno preso la parola i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.
Dopo l'attacco di sabato scorso, ripete, c'era bisogno di "una risposta immediata" ha detto Landini. Per respingere la violenza fascista e unirsi attorno ai principi e ai valori della Costituzione e al lavoro.
Sono circa 800 i pullman provenienti da tutta Italia, 10 i treni speciali, più alcuni voli organizzati per consentire anche agli abitanti delle isole di raggiungere la Capitale.
A Roma anche le assessore regionali Spinelli e Nardini con il gonfalone della Regione Toscana. Ma anche il sindaco di Firenze Dario Nardella insieme ai primi cittadini del Fiorentino.
"Siamo oltre 100mila": così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dalla manifestazione dei sindacati in piazza San Giovanni a Roma. "In questa piazza c'è la nuova Resistenza. La Resistenza che è quella che ha combattuto il fascismo. Vogliamo riaffermare i valori della democrazia, della partecipazione e rifiuto della violenza", ha aggiunto.
"Cosa si aspetta a rendere obbligatorio l'obbligo vaccinale, grave che il governo e il Parlamento non l'abbiamo ancora fatto per mera convenzienza politica e per nascondere contraddizioni all'interno della maggioranza. E' grave che per non affrontare queste contraddizioni si siano scaricati conflitti e divisioni sul mondo del lavoro. Così si rischia di trasfromare i luoghi di lavoro in trincee". Lo ha detto il segretario della Cisl Luigi Sbarra alla manifestazione indetta dai sindacati confederali a Piazza San Giovanni.
"Il dissenso è il sale della democrazia e la violenza è la sua negazione. La violenza dei fascismi, dei razzismi e dei sovranismi nasce dal veleno di una società disgregata e da una democrazia pallida dove troppi diritti sono parole dette o scritte sulla carta ma non si traducono in concreto". Lo ha detto don Luigi Ciotti partecipando al corteo partito da piazza dell'Esquilino a Roma alla volta di piazza san Giovanni dove a breve inizierà la manifestazione indetta da Cgil Cisl e Uil. "Poi c'è anche la violenza delle mafie che si alimenta a sua volta dei vuoti della democrazia, della coesione e dell'ingiustizia sociale e ambientale".
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