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Politica mercoledì 22 febbraio 2017 ore 12:24

Renzi visita Tesla e incontra Elon Musk

Matteo Renzi

Prosegue il viaggio in California dell'ex premier, ricandidato alla segreteria Pd. Sul congresso: "Non voglio il partito-azienda, vinca il migliore"



FREEMONT — Mentre sul Pd si abbatte la scissione, Matteo Renzi aggiorna il suo blog dalla Calfiornia, dove è volato ieri per visitare una serie di aziende e "imparare da chi sta costruendo il domani prima degli altri". Prima tappa, lo stabilimento Tesla di Freemont per incontrare Elon Musk che definisce "uno degli imprenditori più brillanti sulla scena internazionale".

"Sì, è vero: il rischio che lo sviluppo delle nuove tecnologie crei problemi occupazionali più seri di quanto immaginato fino a qualche anno fa è preoccupazione vera e tangibile - ha scritto Matteo Renzi - Ma è anche vero che nel corso della storia da sempre le rivoluzioni tecnologiche creano nuove opportunità di lavoro, non solo problemi. Non credo, insomma, ai profeti della società senza lavoro: credo nell’uomo, nella sua intelligenza, nei suoi valori. E credo che non si possa vivere nella paura di tutto, sempre. Non tutti diventeranno Elon Musk, è ovvio. Ma dobbiamo costruire un Paese in cui almeno sia possibile coltivare l’idea di provarci. E ancora c’è molto da fare".

"A me piace una definizione che molti giudicano fuori tempo: mi piace l’espressione “patriota” - ha aggiunto qualche ora dopo Renzi - Mi sento cittadino del mondo e sono orgogliosamente italiano. Voglio bene al mio Paese. Per questo adesso che non sono più alla guida del Governo voglio dire con ancora più forza di prima che faccio il tifo per l’Italia. Credo sia giusto evidenziare che in queste ore il Governo sta facendo cose molto importanti di cui si parla poco. Quando il premier Gentiloni firma l’accordo del Progetto-periferie a Cagliari, quando il ministro Delrio presenta il nuovo Polo Mercitalia – strategico per il futuro dei nostri trasporti – insieme ai vertici di FS, quando il ministro Padoan spiega alle aziende tutti i benefici della Legge di Bilancio 2017 a cominciare da Industria 4.0 e dall’abbassamento delle tasse, quando il ministro Minniti prova a definire una nuova visione di sicurezza (e ho fatto solo quattro esempi, ma potrei continuare a lungo) tutti gli italiani che si sentono davvero patrioti hanno il dovere di sperare che le cose vadano meglio, non lamentarsi e criticare soltanto. Giudicatemi pure fuori moda, fuori tempo, insomma sempre fuori dai: ma essere patriota è bello. Abbiamo mille difetti, lo sappiamo, ma siamo un grande Paese. Non dimentichiamolo mai. Ed è giusto ribadirlo soprattutto adesso che sono totalmente fuori dal Palazzo. Viva l’Italia"

Il giorno dopo l'assemblea nazionale che ha varato il congresso anticipato del Pd, Renzi ha invece pubblicato un post intitolato Verso il congresso, verso il Lingotto.

"Facciamola semplice, senza troppi giri di parole. Dal primo giorno della vittoria alle primarie del 2013 alcuni amici e compagni di strada hanno espresso dubbi, riserve, critiche sulla gestione del partito e soprattutto alla gestione del Governo - scrive Renzi - Penso che sia legittimo e doveroso in un partito democratico, di nome e di fatto, che chi ha idee diverse possa presentarle in un confronto interno, civile e pacato. Vinca il migliore e poi chi vince ha il diritto di essere aiutato anche dagli altri: si chiama democrazia interna. L'alternativa è il modello partito-azienda. E sia detto con il massimo rispetto: a me non convince. Certo, è più facile essere guidati da un capo che decide da solo. Ieri un signore di Genova e uno di Milano - senza alcuna carica istituzionale - sono arrivati a Roma insieme e hanno spiegato ai rappresentanti di quella città che cosa fare e che cosa non fare nel governo del Campidoglio. Dall'altra parte accade che da vent'anni in una villa in Brianza si prendono le decisioni che riguardano la destra in Italia, senza la fatica di fare congressi o discussioni vere. Ormai si è affermato il modello del partito azienda e capisco di conseguenza che noi democratici sembriamo quelli strani. Un'azienda è più semplice da gestire rispetto a un partito. Ma credo sia giusto difendere i principi della democrazia interna, l'idea di far parte di una comunità di persone che decide sulla base di regole condivise. Che sono sempre quelle, non cambiano sulla base delle esigenze. Per questo motivo il nostro dibattito deve essere autentico".


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