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Attualità sabato 09 settembre 2023 ore 18:45

Non solo granchio blu, è invasione delle specie aliene

Xylella e i danni agli ulivi

Il pappagallino devasta la frutta, la Xylella colpisce le piante in particolare gli ulivi e gli insetti killer minacciano la produzione di miele



ROMA — Il granchio blu si aggiunge solamente all'elenco della cimice asiatica, dei pappagallini, del cinipide del castagno o della Xylella, del moscerino dagli occhi rossi e del calabrone asiatico. In Italia, parola di Coldiretti, è allarme per l’invasione di specie aliene che causano danni per oltre un miliardo nei campi come nei mari distruggendo coltivazioni e allevamenti. 

Una invasione che è il frutto della tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra proprio nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020 mentre anche il 2023 si classifica fino ad ora nella top ten degli anni più caldi di sempre.

Se il granchio blu proveniente delle coste Atlantiche dell’America sta cingendo d’assedio le coste italiane sterminando vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi – sottolinea Coldiretti – la “cimice marmorata asiatica” arriva dalla Cina ed è particolarmente pericolosa per l’agricoltura. A far danni nei campi è arrivato anche il pappagallino o parrocchetto monaco una specie originaria del Sudamerica che fa strage di frutta e mandorle nelle regioni del Centro Sud, dove sta diventando una presenza fissa anche a causa dei cambiamenti climatici.

La Xylella, poi, è arrivata in Italia portata da piante tropicali giunte dall’America latina e fino a oggi ha contagiato oltre 21 milioni di piante, una strage di ulivi. La produzione Made in Italy di miele di acacia, castagno, di agrumi e mille fiori – sostiene ancora la Coldiretti – è invece minacciata da due insetti killer, il calabrone asiatico (Vespa velutina) e il coleottero africano (Aethina tumida) che mangiano e rovinano il miele, il polline e, soprattutto, la covata annientando la popolazione di api o costringendola ad abbandonare l’alveare.


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