Attualità domenica 16 ottobre 2022 ore 11:35
Ora legale, perché c'è chi chiede di mantenerla
Su quei 60 minuti si concentra il dibattito in vista del cambio d'orario con riflessioni sul risparmio energetico, sull'ambiente e sulla salute
ROMA — Dalle piccole e medie imprese si studia l'impatto del mantenimento dell'ora legale sul risparmio energetico, mentre dal fonte della medicina ambientale si pensa agli effetti ecologici. C'è poi quello sulla salute umana, con quel pur piccolo jet lag da affrontare e assorbire.
Si allarga insomma il fronte di quanti, in vista del cambio di orario fissato come da tradizione nella notte dell'ultimo fine settimana di Ottobre, nel 2022 fra il 29 e il 30 Ottobre, chiede di mantenere l'ora legale anche durante l'inverno o quanto meno di far slittare lo spostamento delle lancette. C'è anche una petizione online sulla piattaforma change.org.
Di cosa si tratterebbe? Di non spostare indietro di 60 minuti le lancette, mantenendo l'orario entrato in vigore alle 2 del mattino del 27 Marzo scorso. Nei 7 mesi di ora legale Terna aveva stimato minori consumi per 420 milioni di kilowatt ora e 200mila tonnellate di CO2, traducibili in 190 milioni di euro per il sistema elettrico nazionale.
Il conteggio non è trasferibile a piedi pari sui mesi invernali, quando le giornate si accorciano e le ore di luce naturale sono in numero inferiore. Tuttavia dal Centro Studi di Conflavoro Pmi (piccole e medie imprese) si è prodotto un report dal titolo "Valutazioni sull'abolizione dell'ora solare e introduzione dell'ora legale con stima dei risparmi sul 2023" nel quale si ipotizza un risparmio fino a 2,7 miliardi di euro nel 2023 sui consumi elettrici.
La stima è prodotta contando un'ora in più di luce solare, nel pieno delle attività lavorative quotidiane, in ciascuno dei 147 giorni che separano il 30 Ottobre 2022 dal 26 Marzo 2023, date che sarebbero quelle dei passaggi con l'ora solare.
Crisi energetica e caro bollette a parte, arriva invece dalla Società italiana di medicina ambientale (Sima) una valutazione di carattere ecologico. I medici della società hanno chiesto al governo di lasciare in vigore l'ora legale in via permanente, così da evitare tonnellate e tonnellate di emissioni di Co2 in atmosfera. Le 200mila tonnellate di Co2 non emesse nei 7 mesi del 2022 secondo Terna equivalgono, sottolinea Sima, a 2 milioni di alberi piantati.
Tutta salute, insomma, ma sul serio: gli esperti spiegano infatti che sull'organismo umano lo spostamento delle lancette anche solo di quei fatidici 60 minuti implica per l'organismo una serie di processi di riadattamento. L'impatto è molto simile a quello di un piccolo jet lag.
Tutti d'accordo, insomma? Lo si saprà presto, il momento di spostare le lancette un'ora indietro si avvicina e attualmente rimane fissato per le 3 del mattino di domenica 30 Ottobre 2022. Il conto alla rovescia è iniziato.
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