Attualità lunedì 28 ottobre 2024 ore 18:30
Maltempo, allevamento al collasso
Quasi 200 capi hanno rischiato di annegare, mentre latte e prodotti caseari sono ormai da buttare. Rotoballe di fieno trascinate via da acqua e fango
ROSIGNANO MARITTIMO — Corsa contro il tempo nel Livornese per salvare un allevamento di bovini dopo l'intensa ondata di maltempo che ha colpito l'area costiera nelle scorse ore: 190 i bovini che hanno rischiato di annegare, sopravvissuti solo perché la loro stalla è sopraelevata. Latte, prodotti caseari e rotoballe, invece, sono da buttare.
E' la storia che arriva dall'azienda zootecnica e casearia in località Le Badie, al confine fra Rosignano Marittima e Castellina, cinta da un lato dal fiume Fine e dall’altro dal torrente Marmolaio. La conta dei danni nell'attività della famiglia Barani è impietosa, e la ricognizione è stata effettuata con i tecnici di Coldiretti Livorno operativi nella zona segnata dall'emergenza.
"La grande quantità di acqua caduta in poche ore ha velocemente gonfiato il fiume Fine e fatto collassare canali e fossi che si sono riversati nei terreni dell’azienda zootecnica rischiando di annegare i 190 bovini da latte che per fortuna si trovano nella stalla sopraelevata rispetto al livello dell’acqua".
"L’azienda, rimasta senza correte elettrica, conta danni pesantissimi: da buttare i prodotti freschi conservati nelle celle frigorifero, 30 quintali di latte oltre a formaggi ed altri prodotti caseari destinati ai mercati così come centinaia di rotoballe di paglia e fieno, trascinate e spolpate dall’acqua per decine di metri, indispensabili per l’alimentazione del bestiame".
Investito anche il magazzino degli attrezzi, il trattore non si accende più: l’acqua, mista al fango, è entrata nel motore.
“Abbiamo una settimana, massimo 10 giorni di autonomia", racconta disperato il giovane allevatore Filippo Barani. "Senza elettricità non possiamo utilizzare le attrezzature per la mungitura delle nostre mucche, né emungere l’acqua dal pozzo per abbeverarle. Stiamo cercando un generatore che ci permetta almeno di mungere: le mucche soffrono e rischiano di ammalarsi”.
Gran parte delle 800 rotoballe, sistemate una sopra l’altra e coperte da un telone, marciranno: “Mesi di lavoro che spariscono nel nulla. Quel fieno e quella paglia ci servono per dare da mangiare agli animali", spiega ancora sconsolato Filippo.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI